TURISMO
BELLUNO Per qualcuno si azzera o diminuisce, per molti aumenta. Sebbene

Lunedì 16 Dicembre 2019
TURISMO
BELLUNO Per qualcuno si azzera o diminuisce, per molti aumenta. Sebbene di poco. Novità da Palazzo Rosso per l'imposta di soggiorno 2020. Cambiano le tariffe del balzello pagato dai turisti in vacanza in città. Dal primo marzo del prossimo anno, infatti, entra in vigore il nuovo tabellario: chi dorme in albergo pagherà 0,50 centesimi in più al giorno rispetto ad oggi e chi si fermerà in rifugio la notte, invece, sarà esonerato dalla tassa. Si prevede un maggior gettito compreso tra 30 e 50 mila euro. Non spiccioli, certo, ma d'altra parte il Comune ha grandi progetti per il suo turismo e l'imposta rappresenta una boccata d'ossigeno necessaria al mantenimento dei servizi, sopratutto dopo la riduzione dei trasferimenti statali.
LE TARIFFE
Le maggiorazioni sono quasi tutte concentrate nell'imposta riservata agli alberghi e alle strutture cosiddette ricettive complementari. Per i quattro stelle superiori e i cinque si passerà dagli attuali 2 euro al giorno a 2,50, per i tre stelle e tre stelle superiori da 1,50 a 2, per i due stelle da 1,40 a 1,50 e per le strutture a una stella da 1 euro a 1,20. Le tariffe sono da intendersi al giorno a persona. Minore l'aumento per gli alloggi turistici come affittacamere, locande, foresterie, case vacanze (per ferie, centri di vacanza per ragazzi, ostelli per la gioventù, case religiose di ospitalità e centri soggiorno studio), per gli appartamenti ammobiliati a uso turistico e per i b&b; queste categorie passano dall'euro in vigore oggi a 1,20. Tra le strutture ricettive complementari fanno parte anche i rifugi che, però, si vedono tolta la tassa. Qui sta la novità maggiore: chi dormirà nelle strutture in quota dal primo marzo in poi non pagherà più il balzello di 1 euro a notte. Buone nuove anche per i campeggi. Il capoluogo ne ha solo uno, quello del Nevegal peraltro molto frequentato e amato da visitatori che si fermano anche 3-4 mesi all'anno. Se ora i campeggiatori versano al Comune 1 euro, dal 2020 verseranno 0,80 centesimi. Di contro le locazioni turistiche senza alcun servizio per gli ospiti vedono la tariffa passare da 0,80 centesimi a 1,50 euro mentre per gli agriturismi il salto sarà da 1 euro a 1,20. invariata, infine, la tariffa per l'ospitalità diffusa, ferma a 0,80.
LE IDEE
E' tutto studiato e calcolato ad hoc, per introitare più soldi e andare a migliorare, così, la qualità dei servizi offerti ai turisti. Lo spiega il sindaco Jacopo Massaro. «Abbiamo diversi progetti rivela -. Per esempio vogliamo finanziare meglio l'ufficio turistico di piazza Duomo, che sta dando ottimi risultati: vogliamo ampliarlo e migliorarlo. Inoltre l'intenzione è di aprire per qualche mese all'anno anche il punto informativo in Nevegal. Poi c'è la necessità di lavorare di più sulla promozione e sul marketing, ambiti sui quali ora si fa poco. Tutto questo è coerente rispetto alla nostra idea originaria di sviluppo turistico e al processo per ottenerlo, cioè puntare prima di tutto ad aumentare i flussi turistici, e pensare poi a migliorare la qualità dei servizi. Che i flussi sono aumentati lo dimostra questo Natale».
Alessia Trentin
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