TRA I BANCHI
BELLUNO (G.S.) «Un quadro generale di forte preoccupazione»:

Domenica 18 Agosto 2019
TRA I BANCHI
BELLUNO (G.S.) «Un quadro generale di forte preoccupazione»: è questo il parere che la Cgil fa guardando alla situazione della scuola bellunese a quindici giorni dall'inizio del nuovo anno scolastico. Nell'analisi del sindacato l'unica nota positiva è costituita dalla situazione dei Dirigenti Scolastici: «La conclusione del concorso e l'assegnazione al Veneto di un numero di vincitori pari al numero delle dirigenze disponibili, consente di sperare che il 1° settembre quasi tutte le scuole abbiano un dirigente titolare. Rimane ovviamente il problema delle cinque scuole sotto dimensionate - Istituti Comprensivi di Domegge, Pieve, Val di Zoldo, Alleghe ed il Dolomieu di Longarone - che continueranno ad essere assegnate ad un dirigente reggente obbligato ad assumere tale incarico». Più complicata invece la situazione dei Direttori dei servizi amministrativi (Dsga): «A seguito dei ritardi con cui il Ministero ha avviato un concorso atteso da un ventennio, e dell'ostinazione del ministro Bussetti nel rifiutare la proposta avanzata dai sindacati di prevedere una procedura concorsuale semplificata e più rapida per quanti avessero già ricoperto il ruolo di Dsga incaricato, delle 32 scuole normo dimensionate della provincia solo 14 potranno contare su un Direttore titolare. Delle altre, alcune saranno assegnate in reggenza, la maggior parte continuerà ad essere affidata all'impegno, alla competenza da autodidatti e allo spirito di sacrificio di alcuni assistenti amministrativi».
I PROFESSORI
Inedita la situazione per i docenti: «In particolare alle scuole medie e superiori, ci sarà una valanga di cattedre (circa 280) disponibili per le immissioni in ruolo ma che non verranno assegnate per mancanza di candidati. Si tratta complessivamente di 170 cattedre di varie classi di concorso (56 solo fra Lettere e Matematica alle medie) e 73 di sostegno per le quali non ci sono aspiranti. O meglio, gli aspiranti ci sarebbero ma, causa l'incapacità programmatoria di tutti gli ultimi governi, incluso quello giallo-verde, non sono stati messi nella condizione di conseguire i requisiti per poter accedere ad un incarico a tempo indeterminato e dovranno attendere di essere chiamati dai presidi per ricoprire come supplenti una cattedra priva di titolare». Non manca nel comunicato della Cgil un più profondo attacco politico: «L'inerzia del ministero, che ha continuato a procrastinare l'emanazione dei bandi, e l'irresponsabilità di chi ha aperto la crisi di governo lasciano le scuole allo sbando e migliaia di lavoratori nella precarietà».
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