«Terrò sempre nel cuore i Sagf, angeli della montagna»

Sabato 8 Maggio 2021
IL SALUTO
BELLUNO Dopo quattro anni al Comando Provinciale della Guardia di Finanza da lunedì il colonnello Gaetano Giacchi, dopo quasi 40 anni di servizio nelle Fiamme Gialle, non sarà in caserma: lascerà l'incarico ed il servizio attivo nel Corpo per raggiunti limiti di età visto che il 9 maggio compirà 60 anni. Andrà a vivere a Trento, dove risiede con la famiglia, che in tutti questi anni gli è stata vicino e lo ha sostenuto in ogni frangente.
IL SERVIZIO
«In questo momento, dopo tanti anni di servizio - ha detto ieri il colonnello Giacchi - in mente passano tante cose: tutti i reparti, tutti gli uomini che ho conosciuto, nei diversi reparti che ho comandato. Centinaia e centinaia di persone e con molti ci si sente ancora anche a distanza di 30 anni, perché rimane sempre un affetto, un'amicizia». Classe 1961, siciliano, originario della Provincia di Ragusa, Giacchi si è arruolato nel Corpo il 1° ottobre 1981 vestendo dapprima l'uniforme di allievo sottufficiale e successivamente quella di Ufficiale, frequentando l'86° corso d'Accademia Mali Viluscia II. Il suo ricordo va anche al periodo di servizio effettuato a Palermo. «Mi sento ancora con quei colleghi -dice-: l'aver fatto tanti servizi insieme, pericolosi contro la criminalità organizzata, nei quali sai che esci ma puoi anche non tornare, ci ha legati molto».
GIOCO DI SQUADRA
Infine i 4 anni in provincia «anni di cose belle, con tanto lavoro intenso e la piena sinergia con altri istituzioni e altre forze di polizia», sottolinea. «Lascio questa meravigliosa terra, ma ad essa resterò sempre legato per il ricordo delle ineguagliabili bellezze naturali, dell'efficienza dell'apparato amministrativo, della concretezza, della cordialità e della facilità delle relazioni tra le varie istituzioni», ha detto. «Ora - conclude - mi dedicherò alla famiglia che dal 2010 ho visto solo nei fine settimana». Il comando provinciale sarà retto ora dal colonnello Aldo Tomada, che farà da traghettatore in attesa della nomina del prossimo comandante provinciale.
GLI ANGELI
«Terrò sempre nel cuore i miei Sagf - sottolinea Giacchi -, gli angeli custodi della montagna, una trentina di uomini speciali, nostro fiore all'occhiello. E anche in questo caso la ricordo la grande sinergia che c'è sia con il soccorso civile, il soccorso alpino Cnsas, che, con l'altro protocollo firmato nel 2020, con i vigili del fuoco, per attività di addestramento e altro». Il ricordo del colonnello va infine a Sergio Francese, l'appuntato scelto, morto lo scorso 5 settembre, colpito da un rotore in addestramento sulle Tre Cime. (ol.b.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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