Territorio messo in sicurezza il Bigontina non fa più paura

Sabato 18 Settembre 2021
Territorio messo in sicurezza il Bigontina non fa più paura
CORTINA
Sono due le briglie lungo l'asta del torrente Bigontina, per la mitigazione del rischio idrogeologico, per la difesa degli abitati di Cortina lungo il corso d'acqua, a cominciare dalle case di Alverà. Una grande briglia è stata posizionata proprio a ridosso del villaggio, l'altra è più a monte, sotto Malga Lareto, in una piana alluvionale, dove confluiscono il Bigontina e il Ru de ra Graes, che scende dal monte Cristallo: un rio che diventa impetuoso, carico di materiale in sospensione, quando violenti scrosci di pioggia si riversano sulle pareti rocciose.
IL SOPRALLUOGO
Ieri l'assessore regionale alla protezione civile, il bellunese Gianpaolo Bottacin, ha visitato i numerosi cantieri: «Continuano a spron battuto i molti lavori che abbiamo in campo per la sicurezza del territorio e che ho voluto visitare nel loro andamento. Per quanto riguarda il torrente Bigontina, nel tratto collegato all'abitato di Alverà, ma anche a monte e valle dello stesso, e in località lago Scin stanno operando i nostri Servizi forestali regionali con una serie di interventi per un valore complessivo di 6,7 milioni di euro. Queste opere riguardano il completamento della canalizzazione nell'attraversamento dell'abitato, la stabilizzazione dei versanti in frana e la mitigazione del trasporto solido, con l'inserimento anche di alcune briglie a pettine, briglie selettive e controbriglie, atte a garantire la massima sicurezza possibile».
SUL TORRENTE
Sul torrente Bigontina la Regione sta inoltre intervenendo anche con il Genio civile, che sta provvedendo alla sistemazione del tratto che interseca l'inizio di Corso Italia e alla regimazione idraulica di un altro tratto del torrente a Pecol, in località Sote ra Ries. Per queste opere sono stati impegnati 900mila euro. Oltre al Bigontina, il Boite: sul principale torrente di Cortina, che attraversa tutta la conca d'Ampezzo, si lavora in diversi punti, per sistemare situazioni degradate, per limitare il rischio di erosione e di esondazioni. Il Genio civile sta inoltre lavorando sul Boite per la sistemazione dell'alveo in località Molin Maderla e nel tratto compreso tra l'abitato di Sopiazes e la località Polveriera sotto il ponte Corona; due interventi per i quali sono stati messi a disposizione 3,6 milioni di euro. Sono poi in fase di progettazione, sempre sui medesimi tratti e in particolare tra Pontechiesa e a monte del Ponte Corona, ulteriori opere idrauliche trasversali e longitudinali, per le quali sono stati impegnati a bilancio 4,2 milioni di euro.
Marco Dibona
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