Tavolo delle diversità aperto da Confindustria

Domenica 26 Maggio 2019
LA SFIDA
BELLUNO Confindustria lancia il Tavolo delle diversità: le aziende bellunese sono pronte alla nuova sfida. Un gruppo di lavoro formato dall'associazione di categoria, da Usl 1 Dolomiti, Veneto Lavoro e Ufficio scolastico lavorerà da qui in avanti per favorire l'integrazione delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. «Le aziende bellunesi sono pronte alla piena integrazione anmnuncia la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton -. Questo sarà un valore aggiunto per l'azienda del futuro». Il progetto è strutturato e prevede il coinvolgimento anche degli stessi dipendenti, che dovranno frequentare appositi corsi di formazione per prepararsi ad accogliere al meglio i nuovi lavoratori. Un'iniziativa del tutto nuova che spinge il welfare bellunese in territori finora non troppo considerati.
IL PROGETTO
Assumere persone svantaggiate, formare i dipendenti per accoglierle e farle lavorare al meglio, sostenere programmi di inclusione: quello di Confindustria Belluno è un vero e proprio programma sociale dedicato alla diversità in azienda. Per lavorare meglio è stato creato un Tavolo ad hoc che, dopo il primo incontro, si aggiornerà a breve per passare dalle parole ai fatti. «La diversità è un valore da coltivare e favorire commmentano Berton e Flavio Mares, consigliere dell'associazione con delega al sociale -. Siamo pronti ad accogliere nuove sfide», affermano la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton e Flavio Mares, consigliere dell'Associazione con delega al sociale. La prima riunione del Tavolo per la diversità ha visto la partecipazione, oltre che di Berton e Mares, di Gianni De Bastiani, dirigente dell'Ufficio scolastico di Belluno, Gian Antonio Dei Tos, direttore dei Servizi Socio Sanitari dell'Usl locale e di Raffaella Bordin di Veneto Lavoro. «L'impresa del futuro dovrà sempre di più essere inclusiva. Favorire l'integrazione dei soggetti più deboli è un valore aggiunto anche per l'azienda - afferma Mares -. Anche per questo stiamo studiando un marchio di qualità, una sorta di bollino, per chi porta avanti questi progetti. C'è da dire che nel Bellunese, la sensibilità su questo tema è già molto alta e ci sono imprese che hanno avviato da tempo percorsi virtuosi». Simbolo di questa ventata di ulteriore attenzione verso la parte fragile della comunità è proprio anche la delega al sociale, mai esistita prima in Confindustria, affidata appunto a Mares.
LA FORMAZIONE
Detto, fatto. Confindustria non intende perdere tempo e, attraverso Reviviscar, ha già programmato in via sperimentale per il prossimo autunno un percorso formativo di Disability management, per formare il personale delle aziende bellunesi all'arrivo di soggetti con disabilità, in particolar modo affetti da patologie dello spettro autistico. «La sfida è culturale ed educativa perché l'approccio al soggetto con disabilità deve essere il più personalizzato possibile - sottolinea Mares -. Questo significa che le risorse che operano in azienda devono essere educate all'accoglienza. Non basta conoscere solo le norme di riferimento, ma anche la psicologia. Non parliamo più solo di responsabilità sociale d'impresa, ma anche di responsabilità civile». Il prossimo incontro del Tavolo delle Diversità è in programma ai primi di giugno. (atr)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci