Targhe estere, De Menech: «C'è la svolta ma non è finita»

Giovedì 1 Ottobre 2020
RETROMARCIA
BELLUNO Marcia indietro sulle targhe estere. Sospiro di sollievo per i tanti bellunesi che rientrano dall'estero con l'auto con targa straniera. «Il Parlamento ha parzialmente risolto, oggi, uno tra i tanti problemi creati dai Decreti Salvini - ha annunciato il parlamentare Pd, Roger De Menech - il blocco della circolazione in Italia per i lavoratori italiani frontalieri che utilizzavano automezzi immatricolati oltre frontiera. Grazie a un emendamento presentato dal senatore Alessandro Alfieri, del Partito Democratico, al Decreto semplificazioni, dopo un lungo lavoro di squadra a cui ho partecipato, vengono rimossi i blocchi ai mezzi con targa straniera guidati dai lavoratori italiani che lavorano in Svizzera, Francia, Austria, Slovenia, Principato di Monaco e San Marino e nei paesi limitrofi». Dalla lista dei paesi da cui è consentito l'accesso manca la Germania ma è proprio su questo punto che si concentrano le attenzioni del Partito Democratico. Il tema delle targhe estere è particolarmente sentito in provincia. Nel 2018 nel periodo di Natale centinaia di gelatieri bellunesi, e della Val di Zoldo, rientrati in Italia dalla Germania erano incappati nei controlli delle forze dell'ordine rimediando multe salatissime. Erano seguite prese di posizione e levate di scudi ma fino ad ora non si era mai andati oltre le velleitarie promesse di mettere mano al problema.
PASSO AVANTI
Per De Menech quello compiuto ieri dal parlamento è «Un passo avanti notevole rispetto agli ultimi due anni». Il lavoro però non è completato. Il ministero deve infatti completare la parte burocratica, attraverso le circolari attuative. Proprio a quei documenti spetterà il compito di chiarire cosa si intenda per paesi limitrofi e se in questo concetto, per esempio, rientri la Germania. «Sollecitiamo che vengano redatte in fretta, già entro il mese di ottobre per consentire alle famiglie bellunesi che lavorano in Germania, Austria e Slovenia, di rientrare senza patemi d'animo. Inoltre resta da risolvere, a causa di alcune resistenze di altri gruppi parlamentari, il nodo dei famigliari e dei congiunti, per i quali al momento valgono le medesime regole di prima. La nostra azione comunque continuerà fino a quando l'ingiusto blocco dei mezzi voluto da Salvini e dalla Lega non sarà completamente rimosso». Insomma quello di ieri è stato il primo passo ma per la svolta vera e propria bisognerà avere un po' di pazienza in più. Solo quando saranno chiariti fino in fondo i dettagli del provvedimento anche i gelatieri della Val Di Zoldo potranno tirare un sospiro di sollievo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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