TAMBRE
Amici nella vita al punto da stare l'uno accanto all'altro anche nell'ora

Lunedì 20 Agosto 2018
TAMBRE Amici nella vita al punto da stare l'uno accanto all'altro anche nell'ora
TAMBRE
Amici nella vita al punto da stare l'uno accanto all'altro anche nell'ora dell'ultimo commiato.
La chiesa dei santi Ermagora e Fortunato di Tambre si è ritrovata ad ospitare il loro funerale in un'unica cerimonia. Due bare, una più chiara quella di Giacomina, più scura per Paolo.
TAMBRUZ
E' la storia di Giacomina Pasqualin 93 anni, orginaria di Tambre, e Paolo Giugie di 79, veneziano, che nel corso della loro vita si sono ritrovati spesso a viaggiare insieme, sul treno che da Venezia li ha portati a Tambruz di Tambre dove hanno vissuto. Vicini di casa, morti a distanza di poco tempo l'uno dall'altra, i loro familiari, per rinsaldare ancora di più la loro amicizia, hanno deciso di celebrare un unico funerale per l'ultimo viaggio assieme.
I FERETRI APPAIATI
Le due bare sono state accolte nella chiesa di Tambre, alla presenza di parenti, amici e conoscenti, delle voci del Coro Dolada e da don Ezio Del Favero che ha celebrato la funzione religiosa.
L'APPLAUSO
C'è stato anche un applauso, quando Paolo Pasqualin nipote di Giacomina, ha letto una delle tante poesie scritte dalla zia. Un racconto del viaggio in treno e corriera da Venezia a Tambre, dove Giacomina ha raccontato tutto quello che ha visto. L'emozione di lasciare Venezia e la meraviglia paesaggistica di arrivare nella conca dell'Alpago ed infine a Tambre in un luogo d'incanto.
E se Giacomina voleva lasciare un buon ricordo c'è veramente riuscita, come auspicava in uno dei suoi scritti in dialetto: «Madonina se meton ne le to man, te prego resta con noi come fa una mama coi so fioi e fa che dolcemente pasone de là lasando, speron, an bon ricordo par de qua».
Luciana Zanon
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