SULLA NEVE
BELLUNO Russi, tedeschi, polacchi. Ma non solo. Anche belgi e turisti

Martedì 31 Dicembre 2019
SULLA NEVE
BELLUNO Russi, tedeschi, polacchi. Ma non solo. Anche belgi e turisti dai paesi dell'Est. «In questi giorni c'è mezza Europa sulle piste della provincia di Belluno. E si sfiorano i record in tutti i comprensori». A sintetizzare la stagione su sci e snowboard è Luigi Borgo che, da un anno, tiene in mano le redini del Collegio dei maestri di sci del Veneto, un gruppo forte di ben 1600 professionisti della neve. «Ma anche l'Italia è tornata a sciare in pista - sottolinea -. Si chiude, così, un 2019 eccezionale: Con un'affluenza che può avere una buona ricaduta su tutta la vita in montagna». Ad essere coinvolte le aree sopra i 1500 metri di quota, da Zoldo a Cortina a Falcade. Ad aggiungersi vi è un altro dato confortante: «È significativo che, a fronte di un' affluenza record, non si sia verificato alcun incidente grave sulle piste dei vari comprensori». Solo distorsioni, insomma, o lividi da caduta.
IL RITORNO DEGLI ITALIANI
A giocare a favore di un dicembre speciale si sono tre elementi che, a detta di Luigi Borgo, si sono incrociati e sovrapposti: «Il mercato, soprattutto italiano, richiede neve naturale, oltre ad un clima gradevole. E nelle due ultime settimane c'è stato bel tempo con cielo sereno e temperatura accettabile dell'aria, tra i -4 gradi e +1». Va aggiunto, in relazione alla presenza di italiani sulle nevi bellunesi, la situazione di Roccaraso e Abetone. «Gli Appennini hanno gli impianti chiusi - spiega il presidente dei maestri di sci - , hanno aperto solo alcuni campi scuola perché non è nevicato». Una stagione più che buona, quindi per le Dolomiti, e che vede in primo piano i maestri di sci e di snowboard. «Non solo bambini - precisa Luigi Borgo -. Gli adulti stanno tornando a chiedere lezioni, sia in gruppo che individualmente. A mettersi in gioco, quindi, vi è il principiante, ma pure lo sciatore che vuole perfezionare lo stile della sciata». Quanto tempo serve per imparare? zDipende dal soggetto, ovvio, ma, generalmente, bastano cinque lezioni con un maestro per avere i fondamentali che premettono a chiunque di divertirsi in sicurezza».
SPORT E COSTI
Mercato dello sport sulla neve? Prendendo le piste da sci come indicatori pare di intravedere segni di ripresa. Lo sci, certo, è attività fisica che non ha nel prezzo contenuto la sua peculiarità. «Eppure gli italiani spendono per venire a sciare sulle nostre montagne conclude il presidente dei Maestri di sci del Veneto - il motivo c'è. Una giornata in pista costa, è vero, ma offre moltissimo in cambio. I nostri comprensori fanno invidia a molti perché si riescono a percorrere con gli sci ai piedi chilometri e chilometri».
NEVEGAL
A soffrire però, anche in questa stagione perfetta è il Colle dei bellunesi, il Nevegal. «Ma occorre insistere, non demoralizzarsi - è il parere di Borgo Il Nevegal è il nostro campo base, fondamentale non solo per la città, dove si sono formati grandi maestri di sci. So che le prospettive ci sono, e buone. Non demordere, quindi, perché il futuro è nel Nevegal».
Daniela De Donà
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