L'INDAGINE
BELLUNO Tre intrusioni, alcune tentate e una riuscita, in soli 10 giorni. È un mistero l'obiettivo dei ladri che, in queste notti, stanno cercando di entrare nello studio legale dell'avvocato Paolo Patelmo, in città. Non si sa cosa cerchino. Visto che non si sono accontentati nemmeno di quanto hanno rubato nell'appartamento di proprietà del legale, che dà sullo studio, nel condominio al civico 8 di via Giacomo Matteotti, sul Liston, poco prima dell'edicola. I malviventi hanno agito in barba ai sistemi di sicurezza, riuscendo a entrare solo nell'abitazione privata dell'avvocato. Ma dopo questo furto, andato a segno, all'inizio di questa settimana ci hanno riprovato. Forse ancora non hanno trovato quello che cercavano? Sul caso indagano gli agenti della Mobile. L'avvocato Patelmo, contattato al telefono non vuole rilasciare dichiarazioni in merito.
L'INCUBO
I malviventi ci hanno provato la prima volta 10 giorni fa e per l'avvocato è iniziato l'incubo. Sono entrati dalla porta di accesso del condominio, che si trova nella galleria di via Matteotti. Una palazzina in cui, oltre allo studio Patelmo al primo piano, c'è lo studio dell'avvocato Marco Cason al secondo, e infine un appartamento con una famiglia che vi risiede, al terzo. Quella notte la porta verde, da cui si accede al vano scale, non era stata chiusa a chiave. È illuminata con una luce che si accende tramite fotocellula ogni volta che qualcuno si avvicina. I ladri sono entrati indisturbati e una volta al primo piano hanno cercato di forzare la porta dello studio legale Patelmo. La mattina seguente, quando la segretaria è andata a aprire, ha inserito la chiave, ma non è riuscita a entrare. A quel punto ha chiesto aiuto. Sul posto i carabinieri, polizia e i vigili del fuoco che hanno proceduto all'apertura della porta. I malviventi non hanno messo piede nell'ufficio. Forse scappati, prima di terminare l'opera, perché disturbati. O forse, hanno desistito perché chi agisce è una persona non esperta di arnesi da scasso e furti.
IL FURTO
Qualche giorno dopo, il 20 maggio, hanno cambiato percorso. La porta dell'ingresso del condominio era chiusa a tripla mandata. I malviventi questa volta sono entrati dai tetti: sono andati fino in fondo alla galleria, salendo sulle terrazze, riuscendo così a intrufolarsi nell'appartamento privato dell'avvocato Patelmo, che è contiguo allo studio. Forse l'obiettivo era riuscire a entrare in studio da lì. In realtà hanno prelevato alcuni effetti personali del legale, nella sua abitazione e sono fuggiti. Forse non sono riusciti, nemmeno da lì, a entrare in studio.
LA RICERCA
La notte a inizio settimana sono tornati. La porta di entrata era chiusa a tre mandate e loro hanno tentato di scassinarla con un piede di porco. Non ci sono riusciti e sono fuggiti via. La mattina dopo il nuovo intervento della polizia, che con la scientifica ha raccolto anche eventuali tracce lasciate dai ladri. Sulla porta verde ci sono ancora i segni del tentativo di intrusione. Ma chi sta provando a entrare e cosa cerca?
Olivia Bonetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Tre intrusioni, alcune tentate e una riuscita, in soli 10 giorni. È un mistero l'obiettivo dei ladri che, in queste notti, stanno cercando di entrare nello studio legale dell'avvocato Paolo Patelmo, in città. Non si sa cosa cerchino. Visto che non si sono accontentati nemmeno di quanto hanno rubato nell'appartamento di proprietà del legale, che dà sullo studio, nel condominio al civico 8 di via Giacomo Matteotti, sul Liston, poco prima dell'edicola. I malviventi hanno agito in barba ai sistemi di sicurezza, riuscendo a entrare solo nell'abitazione privata dell'avvocato. Ma dopo questo furto, andato a segno, all'inizio di questa settimana ci hanno riprovato. Forse ancora non hanno trovato quello che cercavano? Sul caso indagano gli agenti della Mobile. L'avvocato Patelmo, contattato al telefono non vuole rilasciare dichiarazioni in merito.
L'INCUBO
I malviventi ci hanno provato la prima volta 10 giorni fa e per l'avvocato è iniziato l'incubo. Sono entrati dalla porta di accesso del condominio, che si trova nella galleria di via Matteotti. Una palazzina in cui, oltre allo studio Patelmo al primo piano, c'è lo studio dell'avvocato Marco Cason al secondo, e infine un appartamento con una famiglia che vi risiede, al terzo. Quella notte la porta verde, da cui si accede al vano scale, non era stata chiusa a chiave. È illuminata con una luce che si accende tramite fotocellula ogni volta che qualcuno si avvicina. I ladri sono entrati indisturbati e una volta al primo piano hanno cercato di forzare la porta dello studio legale Patelmo. La mattina seguente, quando la segretaria è andata a aprire, ha inserito la chiave, ma non è riuscita a entrare. A quel punto ha chiesto aiuto. Sul posto i carabinieri, polizia e i vigili del fuoco che hanno proceduto all'apertura della porta. I malviventi non hanno messo piede nell'ufficio. Forse scappati, prima di terminare l'opera, perché disturbati. O forse, hanno desistito perché chi agisce è una persona non esperta di arnesi da scasso e furti.
IL FURTO
Qualche giorno dopo, il 20 maggio, hanno cambiato percorso. La porta dell'ingresso del condominio era chiusa a tripla mandata. I malviventi questa volta sono entrati dai tetti: sono andati fino in fondo alla galleria, salendo sulle terrazze, riuscendo così a intrufolarsi nell'appartamento privato dell'avvocato Patelmo, che è contiguo allo studio. Forse l'obiettivo era riuscire a entrare in studio da lì. In realtà hanno prelevato alcuni effetti personali del legale, nella sua abitazione e sono fuggiti. Forse non sono riusciti, nemmeno da lì, a entrare in studio.
LA RICERCA
La notte a inizio settimana sono tornati. La porta di entrata era chiusa a tre mandate e loro hanno tentato di scassinarla con un piede di porco. Non ci sono riusciti e sono fuggiti via. La mattina dopo il nuovo intervento della polizia, che con la scientifica ha raccolto anche eventuali tracce lasciate dai ladri. Sulla porta verde ci sono ancora i segni del tentativo di intrusione. Ma chi sta provando a entrare e cosa cerca?
Olivia Bonetti
