Stop alle gite, addio caparra e il settore teme il contraccolpo

Lunedì 24 Febbraio 2020
Stop alle gite, addio caparra e il settore teme il contraccolpo
IL SETTORE
BELLUNO La conta delle ripercussioni economiche provocate da coronavirus è appena all'inizio e i numeri impongono già una seria riflessione. A rischio ci sono i rimborsi per gli utenti che hanno già versato gli anticipi. Un punto di domanda, che racchiude timori e preoccupazioni, incombe anche sulla tenuta del comparto dei viaggi privati. L'annullamento, deciso dal Ministero della Pubblica Istruzione, dei viaggi scolastici come misura precauzionale contro il diffondersi del coronavirus, manda in crisi il settore che in questo periodo lavora molto con le scuole.
DIETROFRONT
Ieri da Belluno sarebbe dovuto partire un pullman della Pizzocco Viaggi, agenzia di Santa Giustina con una sede anche ad Agordo, con destinazione Bosnia e Croazia e a bordo 76 studenti delle Scuole in Rete. Invece poche ore prima della partenza è arrivata la direttiva ministeriale. «Purtroppo avremmo iniziato proprio questa settimana un periodo lungo due mesi e mezzo di intenso lavoro con le scuole - spiega il direttore della Pizzocco, Philippe Chevalier e fatta eccezione per la settimana di Pasqua, saremmo stati molto impegnati. Un giro d'affari che per noi, in questo periodo, arriva circa al 90%. Per noi lo stop ai viaggi scolastici è davvero una brutta notizia». Chevalier aggiunge: «Bisognerà poi vedere come procede questa limitazione: se sarà ridotta e breve, oppure accadrà come in Cina che dovremo rimanere bloccati per mesi. E poi è da capire se riguarderà solo le scuole o interesserà anche altri ambiti, quali i soggiorni, i viaggi per adulti e altro. Insomma: tutto il settore sarà molto toccato e colpito».
I RIMBORSI
Anche per le agenzie di viaggio, così come per le scuole, si apre poi il capitolo dei rimborsi per le quote già versate alle compagnie aeree e ad alberghi o altro: «La legge dice che per cause di forza maggiore, e questa del coronavirus rientra in questa casistica, non è previsto alcun rimborso. Ora ci attiveremo come i nostri rappresentanti di categoria per capire come sia possibile muoversi, ma al momento è ancora troppo presto per sapere cosa accadrà».
LE INCOGNITE
Un settore, insomma, che potrebbe conoscere una crisi: «Nei mesi scorsi c'era stato tutto il lavoro preventivo di preparazione conclude Chevalier ed ora si trattava di raccoglierne i frutti e far partire la stagione. Ma tutto è sfumato».
Giovanni Santin
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