Stangato ex sindacalista Cisl

Domenica 15 Luglio 2018
Stangato ex sindacalista Cisl
IL CASO
BELLUNO Condanna definitiva per l'ex sindacalista Luigi Tormen, 66 anni di Castion: dovrà risarcire la Cisl dei soldi di cui si era appropriato per giocarli al Casinò. Ma Tormen a Belluno manca da anni: è a fare il cameriere in Germania e difficilmente riuscirà a restituire quanto preso al sindacato. In ballo ci sono 170mila euro, che con rivalutazioni e interessi in quasi 30 anni hanno superato ormai i 300 mila euro.
LA CAUSA
La vicenda del sindacalista che si appropriava dei soldi dei lavoratori per bruciarli al gioco scoppiò nei primi anni Novanta. Nel 1994 venne condannato dal pretore di Belluno a 2 anni e 4 mesi per l'appropriazione indebita. Non poteva essere altrimenti visto che era stato lo stesso Tormen, con due dichiarazioni scritte, a riconoscere la propria responsabilità per gli ammanchi. Ma in Appello venne graziato dalla prescrizione. Non si salvò però dalla causa civile, portata avanti dalla Cisl di Belluno che rivuole indietro quei soldi e si affida all'avvocato Paolo Patelmo. Tormen invece è, assistito dall'avvocato Luca Dalle Mule. Il sindacato vince in primo grado: il Tribunale di Belluno non solo condanna Luigi Tormen al risarcimento, ma anche al danno di immagine, quantificato in 35 mila euro. In secondo grado la condanna al maxi-risarcimento viene ridimensionata: con sentenza del 25 agosto 2015, la Corte d'Appello di Venezia in parziale accoglimento del ricorso di Tormen cancella il danno di immagine, ma conferma il resto. Il conto è di 170mila 430 euro, oltre a interessi e le spese dei vari gradi di giudizio. Tormen non si arrende: tramite il suo avvocato Luca Dalle Mule approda in Cassazione. Nei mesi scorsi l'udienza finale presso la Terza Sezione, che chiude la vicenda giudiziaria lunga quasi 30 anni: il ricorso dell'ex sindacalista è stato rigettato. Confermata in via definitiva la condanna al risarcimento e un ulteriore condanna a 7mila 200 euro di spese.
LA STORIA
La vicenda dell'ex sindacalista è un caso di ludopatia, avvenuto però in anni in cui la dipendenza non era ancora riconosciuta. Fosse oggi Tormen avrebbe potuto giocarsi la carta del malato di gioco e forse cavarsela ancora meglio. Tormen era all'epoca responsabile dell'ufficio vertenze legali Cisl (dal 1979 al 1991). Bruciò 350 milioni di lire avviando di sua iniziativa contrattazioni stragiudiziali con i titolari di impresa che avevano debiti nei confronti di ex lavoratori. Agli imprenditori proponeva di chiudere la vertenza versando il 50 per cento della somma vantata dalla controparte, mentre ai lavoratori diceva che non c'era stata possibilità di mediazione e che quindi bisognava avviare una lunga causa civile. Il palco cascò quando un lavoratore chiese al suo ex datore «allora, quando mi paghi?». «Ma come - replicò l'interrogato -, io ho già pagato». A quel punto iniziarono i guai e, alla fine, Tormen emigrò in Germania a lavorare.
Olivia Bonetti
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