SOLIDARIETÀ
BELLUNO E' comunque un carcere, ma è sicuramente più

Venerdì 19 Luglio 2019
SOLIDARIETÀ BELLUNO E' comunque un carcere, ma è sicuramente più
SOLIDARIETÀ
BELLUNO E' comunque un carcere, ma è sicuramente più umano. Insieme si Può inaugura un nuovo penitenziario in Madagascar, dove violenze, promiscuità, condizioni igieniche pessime e cibo scarso sono all'ordine del giorno. Oggi una quarantina di detenuti della struttura di Marovoay hanno riacquistato dignità. Sì, perchè hanno realizzato mattone su mattone con le loro mani il carcere dove si trovano, con la guida e l'aiuto economico di Insieme si Può supportato, in questo progetto, dalla Parrocchia di Cortina, dalla ditta IF Informatica di Valenza, dalla Fondazione Umano Progresso di Milano oltre che da altri gruppi e da singoli benefattori. Tutto è nato lo scorso anno, da una visita in Madagascar dell'Associazione. Da qui l'idea di dare una mano e il percorso, molto veloce, per arrivare a realizzare un edificio praticamente nuovo. Era il 2018, infatti, quando un gruppo di volontari della onlus ha varcato l'ingresso del penitenziario di Marovoay, una cittadina di 15 mila abitanti, restando orribilmente impressionato dalle condizioni di vita degli ospiti. I circa 40 carcerati, per lo più accusati di furto, vivevano in una struttura fatiscente e a rischio crollo. Niente letti, niente materassi, un unico gabinetto all'aperto, una rientranza nel muro usata per lavarsi. Cibo scarso al punto che Maurizio Crespi, missionario in Madagascar da trent'anni, a più riprese è stato costretto a rifornirne la mensa con riso e fagioli. Condizioni disumane che hanno portato a formulare il progetto prima della ristrutturazione e poi della costruzione di un nuovo edificio. Verificato il fatto che da parte dell'autorità carceraria non c'era nessuna intenzione di intervenire Insieme si può si è rimboccata le maniche. E' così iniziata la costruzione di una nuova struttura, situata su due piani, dotata di camerate, servizi igienici e cucina. Alla costruzione hanno partecipato gli stessi carcerati e il risultato è una casa che, oggi, è la più bella di tutto il Paese. L'inaugurazione è avvenuta alla presenza del Ministro della Giustizia e delle massime autorità carcerarie e politiche della regione. Da Belluno sono arrivati Piergiorgio Da Rold, Antonio De Riz, Teresa Vedana e Giusy Casagrande. (atr)
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