Sindacalisti a St. Moritz: per i cambiamenti climatici

Mercoledì 23 Ottobre 2019
IL CONVEGNO
BELLUNO Sindacati a confronto domani a St. Moritz sui cambiamenti climatici dell'arco alpino. Al tavolo Cgil, Cisl e Uil con le organizzazioni sindacali dei territori di confine.
Sarà il segretario generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso Rudy Roffarè ad aprire il convegno annuale del consiglio sindacale interregionale delle Alpi Centrali, che mette assieme i sindacati di Trentino, Alto Adige, provincia di Belluno, Tirolo (Austria) e Cantone dei Grigioni (Svizzera).
LA PATTUGLIA
Una delegazione delle organizzazioni sindacali bellunesi composta da Mauro De Carli, segretario generale della Cgil Belluno e da Cinzia Bonan e Rudy Roffarè, rispettivamente segretario generale e segretario generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso, parteciperà al convegno. Roffarè, eletto due anni fa vicepresidente del consiglio interregionale, interverrà sulle conseguenze del cambiamento climatico sul lavoro nell'arco alpino.
UN ANNO DA VAIA
A dodici mesi dalla tempesta che ha sconvolto il territorio bellunese, Roffarè incentrerà il suo intervento sull'impatto ambientale, paesaggistico, economico e sociale di fenomeni atmosferici come quello che si è abbattuto sulla provincia di Belluno. «Occorre pensare ad una diversa e più etica pianificazione - spiega Roffarè - anche perché i fenomeni atmosferici saranno sempre più frequenti e dolorosi. Per questo, bisogna lavorare in termini di prevenzione, di emergenza e di post emergenza, e pianificare il futuro lungo alcune fondamentali direttrici: una più efficace pianificazione urbanistica del territorio, maggiori investimenti per contrastare i cambiamenti climatici così come lo spopolamento e l'abbandono della montagna e, infine, l'impegno per lo sviluppo di opportunità di lavoro e di crescita economica».
CONFRONTO
«Condividere esperienze con realtà simili a quella bellunese - spiegano i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil territoriale - è fondamentale per valorizzare le buone pratiche dei diversi territori e migliorarsi in un contesto di confronto con zone che devono affrontare i medesimi problemi demografici, infrastrutturali e climatici. Siamo convinti che il dialogo su materie sindacali e sociali possa essere d'aiuto a tutti i soggetti coinvolti per la definizione di azioni più efficaci».
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