Si è spento Franco Iudica, aveva 77 anni

Lunedì 20 Maggio 2019
IL LUTTO
BELLUNO Se ne è andato dopo una lunga malattia Franco Iudica, tributarista, giornalista, curatore di mostre, uomo della politica bellunese. Aveva 77 anni (compiuti lo scorso 23 aprile) e, fino a quando il suo male gliel'ha permesso, ha sempre cercato il suo computer per seguire gli ultimi progetti. Si faceva comperare il Sole 24ore, voleva essere aggiornato sull'attività del suo studio. Uomo attento a ciò che gli capitava intorno, considerava la famiglia un nido prezioso a cui non far mancare mai nulla, pieno di passioni: dalla politica, all'arte, al giornalismo. Sono infatti numerose le testate, tra cui quella de Il Gazzettino, che hanno avuto il piacere di averlo come collaboratore. A farne un quadro il più possibile minuzioso ci hanno pensato la moglie Concetta e gli amati figli Tiziana e Renato. Nato a Latina, dopo aver studiato a Padova e aver fatto la scuola di giornalismo a Palermo (la passione arriva presto, al liceo scriveva per La Zanzara), arriva nel Bellunese per lavorare ad Agordo, all'Ufficio delle imposte. Siamo negli anni 70 e sempre in quel periodo Franco Iudica intraprende il suo impegno politico. Collabora con Gianfranco Orsini, la famiglia Neri e gli altri esponenti della Democrazia Cristiana bellunese. Fonda ad Agordo il mensile «Quattro pagine agordine», dove venivano riportate notizie di politica ed attualità della zona: se si sfogliano i giornali dell'epoca si pescano interviste e inchieste sulle condizioni dei giovani, degli anziani, delle case di riposo. A Franco Iudica interessavano le questioni di carattere sociale, dava voce a tutti. Per la stampa del mensile, una volta al mese andava a Padova. Dopo alcuni anni trascorsi in Agordino, nel 77 l'ufficio viene trasferito a Belluno. Inizia così l'avventura bellunese. Nuovi stimoli, nuove conoscenze. Inizia la collaborazione con TeleDolomiti con Ivano Pocchiesa: anche qui predilige inchieste politiche e sociali di carattere sanitario (quando c'era qualche novità la redazione mandava Iudica). Suo il filmato del primo parto, al momento della nascita, a Feltre. Parliamo della rubrica «Punto e a capo». Diventa responsabile dell'emittente di Ponte nelle Alpi «Video Uno». Sue le interviste a Dario Fo, Indro Montanelli, Enzo Biagi, Umberto Veronesi, Augusto Murer, Orso Maria Guerrini (l'attore che fece un filmato ad Agordo sugli effetti disturbanti del vento). Scrive sulle pagine de Il Gazzettino, segue la rubrica dedicata al fisco e le conferenze dell'Ordine dei Medici: è spettatore dell'apertura del Centro dialisi, del centro di Medicina nucleare, per fare due esempi. Collabora coi Bellunese nel Mondo, con La Voce del Piave di Alano. É stato candidato con la Dc al fianco di Mario Neri (che divenne sindaco), poi negli ultimi anni la svolta con il Patto per Belluno, progetto a cui credeva molto e per il quale è stato coordinatore, in un momento molto delicato del movimento. Amava profondamente l'arte e il bello. Diventa presidente di LungArte, che riunisce gli artisti bellunesi, di Blu Cobalto, un contenitore di artisti regionali, ultimamente era stato eletto presidente dell'associazione culturale Mos (Musical on Stage), unico laboratorio in provincia che si dedica al teatro musicale. A livello professionale, dopo gli anni all'Ufficio delle imposte, va in pensione ma continua a lavorare, instancabile. Nel 1992 inizia l'attività libero professionale come tributarista in via Carrera. Dal 2010 al 2016 è presidente provinciale dell'Associazione nazionale tributaristi (Lapet). La Redazione del Gazzettino si stringe ai famigliari e ricorda con affetto e stima Franco. I funerali si terranno giovedì alle 14.45 alla chiesa di Don Bosco a Baldenich.
Federica Fant
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