Si apre con un rinvio il processo per l'omicidio stradale del 2019 a Meano

Venerdì 23 Ottobre 2020
SANTA GIUSTINA
È stata rinviata, per un motivo meramente tecnico, l'udienza che apriva il percorso processuale a carico di K.F., 38 anni di Sospirolo, che deve rispondere di omicidio stradale, per la morte di Maria Vittoria Cappello vedova Dalla Rosa, la 75enne di Meano investita e uccisa sulla strada provinciale 2, il 18 gennaio 2019. L'investimento avvenne intorno alle 17.40 di quel venerdì, quando scattò l'allarme con la chiamata al 118 e ai vigili del fuoco. La Panda condotta da K.F., all'epoca 36enne (difeso dall'avvocato Francesca Signori, studio Antonio Prade), stava procedendo sulla Provinciale 2 da Santa Giustina verso casa, quando, all'altezza di Dama Carni, investì la donna. La vittima era sul ciglio a una ventina di metri dal passaggio pedonale, stava tornando a casa dopo essere uscita dal negozio Dama Carni che era proprio di fronte alla sua abitazione. Forse si accingeva ad attraversare o semplicemente stava camminando a bordo strada. Venne sbalzata di 30 metri, dopo l'impatto con la parte anteriore sinistra della Panda. Un volo mortale che non le lasciò scampo (morì sul colpo). Sotto choc, l'automobilista si era fermato subito per prestare soccorso. La richiesta di soccorsi scattò immediatamente, anche dalla macelleria da cui la donna era appena uscita. Sul posto i sanitari non poterono fare altro che constatare il decesso. Sotto inchiesta per omicidio stradale è finito quindi il 38enne di Sospirolo: nel capo d'imputazione il sostituto procuratore che ha condotto le indagini specifica che la colpa sarebbe consistita in negligenza, imprudenza e imperizia e nella violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale e, in particolare, non avendo tenuto una condotta di guida tale da arrestare tempestivamente dinanzi a un ostacolo prevedibile. Ma in paese sotto accusa finì anche quel punto della strada provinciale. «Questa strada è buia e pericolosa - avevano detto la sera dello schianto più cittadini -. Ci sono tre incroci e specie su quello delle Gravazze succedono incidenti di continuo. Proprio qui, in questo tratto di fronte alle nostre case le auto sfrecciano a alta velocità e il tratto non è illuminato». Nell'udienza, che si è tenuta nell'aula delle preliminari del terzo piano del Palazzo di giustizia di Belluno, non si sono costituiti parte civili i famigliari di Maria Vittoria Cappello, che sono stati risarciti con l'intervento di Giesse Sinistri.
Fe.Fa.
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