Sappada sta preparando le valige: domani l'atteso voto alla Camera

Lunedì 23 Ottobre 2017
Sappada sta preparando le valige: domani l'atteso voto alla Camera
L'ISTANZA
BELLUNO In una Provincia che chiede maggiore autonomia, c'è un Comune che potrebbe dire «addio». Sappada è molto vicina al trasloco. Il cuore è già in Friuli Venezia Giulia da dieci anni. Ora, anche il domicilio è sul punto di essere spostato in Provincia di Udine. Perché domani la questione sappadina sarà sul tavolo della Camera. E salvo sorprese dell'ultima ora, Montecitorio si esprimerà per il «sì». Se così fosse, un pezzo di bellunesitas se ne andrebbe per sempre. La Provincia che punta a maggiori forme di autogoverno comincerebbe il suo percorso post-referendum autonomista perdendo i pezzi.
LA MORATORIA
Il presidente della Provincia, Roberto Padrin, aveva tentato la mossa a sorpresa. Un paio di settimane fa, alla vigilia del voto referendario per «maggiori forme di autonomia» al Bellunese, aveva scritto una lettera alle maggiori cariche dello Stato. Al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Gentiloni, ai presidenti della Camera e del Senato. Con una richiesta precisa: prendere tempo sulla questione Sappada. L'obiettivo di Padrin era chiaro: far slittare la discussione del passaggio del Comune bellunese in Friuli Venezia Giulia. E nel frattempo, sperare che venga avanti la trattativa con Roma e Venezia per far arrivare a Palazzo Piloni quelle maggiori competenze (e relative risorse finanziarie) che garantirebbero una vita più facile alla provincia dolomitica e di conseguenza a tutti i suoi territori (Sappada compresa). La moratoria però non c'è stata. E difatti domani Sappada passerà da Montecitorio prima di accasarsi in provincia di Udine.
IL PASSAGGIO AL SENATO
Il primo colpo, Sappada l'ha messo a segno il 21 settembre. Quando Palazzo Madama si è espresso con un «sì» chiaro e lampante per il passaggio di regione e provincia. A favore del trasloco, 168 senatori; un solo voto contrario e 8 astenuti. Praticamente, un voto quasi unanime che lascia ben sperare per il disco verde anche alla Camera.
IL REFERENDUM DEL 2008
I sappadini attendono con trepidazione la discussione di domani mattina a Montecitorio. Del resto, il biglietto per traslocare in Friuli Venezia Giulia lo hanno staccato il 9 e 10 marzo 2008, con un referendum che era stato un vero e proprio plebiscito. Il 95% della popolazione aveva gridato un «sì» convinto per il passaggio di regione. Nel 2010 anche il Fvg disse «sì». E nel 2012 arrivò il via libera anche dalla Regione Veneto. Adesso, manca solo l'ultimo passaggio.
D.T.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci