SANITÀ
BELLUNO E' stato approvato il bando per la ricerca del direttore

Venerdì 25 Settembre 2020
SANITÀ
BELLUNO E' stato approvato il bando per la ricerca del direttore della Unità Operativa complessa di Chirurgia Vascolare. A darne notizia è stata la stessa Usl. L'attività si articolerà in degenza, ambulatori, sala operatoria e sala angiografica. «L'attività di ricovero della neostruttura - spiega l'Usl - di chirurgia vascolare sarà attuata sulla base di costanti sinergie organizzative e secondo un modello per intensità di cure che comprende le diverse tipologie di setting di degenza (ordinaria, diurna e di week surgery). Tale modello organizzativo richiede pertanto elevati livelli di flessibilità e di efficienza». L'attività di chirurgia vascolare, nell'ottica di un gestione provinciale delle patologie vascolari, potrà inoltre essere svolta anche in altre strutture ospedaliere dell'Usl e in particolare presso l'ospedale di Feltre, secondo specifiche indicazioni operative fornite dalla Direzione Aziendale.
LA POLITCA
«Finalmente giungono buone indicazioni per la sanità bellunese». Afferma il deputato di Forza Italia, Dario Bond, che qualche settimana fa aveva manifestato perplessità e raccolto le preoccupazioni dei bellunesi rispetto alla totale assenza di un reparto di chirurgia vascolare negli ospedali dell'Uls 1 Dolomiti. Una tematica che già si era trovato ad affrontare nel 2007, quando era consigliere regionale. Una battaglia, la sua, quella per la sanità che aveva interessato anche l'emodinamica. L'appello dell'azzurro Dario Bond ora è semplice: «Il primario di chirurgia vascolare è una figura fondamentale per il Bellunese». Dario Bond ne aveva già parlato nel corso del 2019 dell'indispensabilità dell'efficienza di chirurgia vascolare e non ha mai mollato la presa. «Quella della chirurgia vascolare è una battaglia che ormai dura da vent'anni e che trova culmine proprio nella indizione, a brevissimo a quanto pare, del concorso per il posto da primario sottolinea con speranza - Mi auguro che  la disponibilità manifestata da alcuni medici specializzandi e da alcuni direttori medici per venire a Belluno sia ancora presente e che queste professionalità non siano andate in altri ospedali, perché sarebbe davvero grave aver perso l'occasione». Già nell'ottobre 2007 lamentava il fatto che mancasse il chirurgo vascolare di Belluno e Feltre. Uno specialista che dovrebbe essere inserito in pianta organica, e non solo nel ruolo di consulente esterno. Lo affermava nella sua carica di consigliere regionale con tanto di dati alla mano, con una casistica di circa 2500 pazienti ogni anno che hanno bisogno di micro e macrochirurgia vascolare. A quell'epoca le Usl si avvalevano di consulenti che, rilevato il fabbisogno in provincia, venivano nel Bellunese due volte a settimana e praticavano gli interventi chirurgici programmati.
Fe.Fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci