PESCICOLTURA
BELLUNO Sono oltre 100 mila le uova di trota marmorata ridistribuite nei vari bacini di pesca dopo la furia di Vaia. La trota marmorata è una specie che resiste solo ed esclusivamente in provincia di Belluno. Ecco perchè sono in corso i lavori di ammodernamento dell'impianto di troticoltura di Bolzano bellunese, gestito dalla Provincia.
UFFICIO CACCIA E PESCA
«Stiamo facendo un intervento di ristrutturazione dell'impianto che dovrà coordinarsi anche con la chiusura stagionale del locale, in programma per ottobre, di modo che i lavori non interferiscano con l'attività di ristorazione spiega il responsabile dell'Ufficio Caccia e Pesca, Franco De Bon -. Verrà rifatto tutto l'incubatoio. C'è una prima struttura a valle delle vasche, che servirà per alloggiare tutto l'incubatoio quando poi dovremo demolire la parte fatiscente a nord. Si tratta di un intervento di messa alla norma e di ristrutturazione per avere dei locali adeguati, al passo coi tempi. Nel frattempo prosegue De Bon - abbiamo fatto un incontro con la provincia di Trento a Moldeno per capire le possibilità di ottimizzare l'impianto. La cosa interessante che abbiamo fatto a Moldeno è quella di esserci informati poiché avevano trovato una soluzione innovativa per quanto riguarda la derivazione di acqua che attualmente ci sta dando dei grattacapi a Bolzano bellunese, nel senso che è una derivazione superficiale per cui quando arriva la brentana sporca l'acqua».
MISURE DI SALVAGUARDIA
A Trento, invece, è stata trovata una soluzione tecnica che permette di non pescare dal bacino sottostante e quindi, mutuandola a Belluno, ci sarebbe la rassicurazione di avere acqua sempre pulita «a garanzia del nostro patrimonio, perchè basterebbe che succedesse qualcosa di strano nel nostro impianto sottolinea il responsabile di Caccia e Pesca - che potremmo perdere un patrimonio unico che è fatto di riproduttori di trota marmorata tipica del Piave, che è praticamente l'unica in tutto il Piave, comprese le province di Treviso e di Venezia». La troticoltura di Bolzano bellunese ha un allevamento che detiene trote marmorate selezionate, si pensi che «l'anno scorso ci hanno dato oltre 100 mila uova che abbiamo già distribuito in tutti i bacini di pesca per ovviare a tutte le perdite che ci sono state con l'emergenza di Vaia».
SOPRALLUOGO A TOMO
L'intervento costa 400 mila euro, mentre i Servizi regionali e la Provincia hanno già fatto un primo sopralluogo nella troticoltura di Tomo nel Feltrino, perchè l'intenzione è quella di ripristinare una briglia, magari sfruttando fondi europei. «A Tomo c'è una temperatura che è molto favorevole per la crescita della trota marmorata mentre a Bolzano è indicata per mantenere i riproduttori».
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Sono oltre 100 mila le uova di trota marmorata ridistribuite nei vari bacini di pesca dopo la furia di Vaia. La trota marmorata è una specie che resiste solo ed esclusivamente in provincia di Belluno. Ecco perchè sono in corso i lavori di ammodernamento dell'impianto di troticoltura di Bolzano bellunese, gestito dalla Provincia.
UFFICIO CACCIA E PESCA
«Stiamo facendo un intervento di ristrutturazione dell'impianto che dovrà coordinarsi anche con la chiusura stagionale del locale, in programma per ottobre, di modo che i lavori non interferiscano con l'attività di ristorazione spiega il responsabile dell'Ufficio Caccia e Pesca, Franco De Bon -. Verrà rifatto tutto l'incubatoio. C'è una prima struttura a valle delle vasche, che servirà per alloggiare tutto l'incubatoio quando poi dovremo demolire la parte fatiscente a nord. Si tratta di un intervento di messa alla norma e di ristrutturazione per avere dei locali adeguati, al passo coi tempi. Nel frattempo prosegue De Bon - abbiamo fatto un incontro con la provincia di Trento a Moldeno per capire le possibilità di ottimizzare l'impianto. La cosa interessante che abbiamo fatto a Moldeno è quella di esserci informati poiché avevano trovato una soluzione innovativa per quanto riguarda la derivazione di acqua che attualmente ci sta dando dei grattacapi a Bolzano bellunese, nel senso che è una derivazione superficiale per cui quando arriva la brentana sporca l'acqua».
MISURE DI SALVAGUARDIA
A Trento, invece, è stata trovata una soluzione tecnica che permette di non pescare dal bacino sottostante e quindi, mutuandola a Belluno, ci sarebbe la rassicurazione di avere acqua sempre pulita «a garanzia del nostro patrimonio, perchè basterebbe che succedesse qualcosa di strano nel nostro impianto sottolinea il responsabile di Caccia e Pesca - che potremmo perdere un patrimonio unico che è fatto di riproduttori di trota marmorata tipica del Piave, che è praticamente l'unica in tutto il Piave, comprese le province di Treviso e di Venezia». La troticoltura di Bolzano bellunese ha un allevamento che detiene trote marmorate selezionate, si pensi che «l'anno scorso ci hanno dato oltre 100 mila uova che abbiamo già distribuito in tutti i bacini di pesca per ovviare a tutte le perdite che ci sono state con l'emergenza di Vaia».
SOPRALLUOGO A TOMO
L'intervento costa 400 mila euro, mentre i Servizi regionali e la Provincia hanno già fatto un primo sopralluogo nella troticoltura di Tomo nel Feltrino, perchè l'intenzione è quella di ripristinare una briglia, magari sfruttando fondi europei. «A Tomo c'è una temperatura che è molto favorevole per la crescita della trota marmorata mentre a Bolzano è indicata per mantenere i riproduttori».
Federica Fant