SALUTE
BELLUNO «Vaccinatevi, lo fanno anche i sindaci». L'Usl1 Dolomiti

Mercoledì 22 Novembre 2017
SALUTE
BELLUNO «Vaccinatevi, lo fanno anche i sindaci». L'Usl1 Dolomiti rilancia la compagna vaccinazioni antinfluenzale con testimonial d'eccezione: i primi cittadini del territorio e l'atleta Maurilio De Zolt. All'invito, ieri mattina, hanno risposto però solo in quattro. Si sono presentati al Dipartimento di prevenzione del San Martino e hanno offerto il loro avambraccio per la punturina di prevenzione il sindaco del capoluogo, Jacopo Massaro, quello di Chies, Gianluca Dal Borgo, di Domegge, Lino Paolo Fedon e Franco De Bon di San Vito. Accanto a loro, anche il direttore generale Adriano Rasi Caldogno e quello sanitario Giovanni Maria Pittoni. Buoni esempi per i loro concittadini, affinchè facciano altrettanto. «Quest'anno abbiamo cercato di rafforzare la tradizionale comunicazione sulla campagna vaccini ha spiegato il direttore del dipartimento, Fabio Soppelsa amplificando il messaggio con la collaborazione di persone considerate modelli validi per la comunità. In questo modo contiamo di diffondere maggiormente questo messaggio di salute e di far meglio fronte all'epidemia di influenza che sta per arrivare. Questa patologia rappresenta anche un costo per la collettività e noi vogliamo contenere questa voce di spesa».
I DATI
In Europa il virus dell'influenza e le complicanze che può trascinare con sè mietono 40 mila vittime ogni anno, di cui il 90% è rappresentato da anziani sopra i 65 anni di età. La campagna ha preso il via il 7 novembre e in molti si sono già presentati agli ambulatori dei medici di medicina generale per la loro somministrazione. «Siamo nella media dello scorso anno commenta la dottoressa Luisa Cappello del poliambulatorio di Cavarzano -, sono già arrivati i pazienti ormai abituati al vaccino ma anche diversi di nuovi. Anziani e non solo». Per De Zolt, 67 anni ex fondista italiano e vincitore di diverse medaglie ai Giochi olimpici invernali e ai Campionati invernali di sci nordico, la vaccinazione non è una novità. «Già vent'anni fa mi sottoponevo al vaccino ha spiegato lo sportivo -, come me tutto il resto della squadra». Di vaccini, quest'anno, ce n'è in abbondanza. Puntando ad alzare la soglia di copertura per gli over 65, ora ferma al 50% contro il 75% fissato dalla Regione e il 95% dell'Oms, l'Usl 1 Dolomiti quest'anno ha acquistato il 10% in più di dosi rispetto al 2016. Si parla di 43 mila 300 punture disponibili per tutto il territorio bellunese, da somministrare prima dell'arrivo della grande epidemia il cui picco è previsto a metà gennaio.
Alessia Trentin
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