ROCCA PIETORE
La Conquista delle Dolomiti è il titolo di una serie di docufilm

Martedì 15 Dicembre 2020
ROCCA PIETORE
La Conquista delle Dolomiti è il titolo di una serie di docufilm curata da Reinhold Messner e suo figlio, Simon. Con una simile denominazione, non poteva rimanere esclusa la Marmolada ma è particolare la scelta dell'impresa che sarà raccontata: l'ascensione che nel lontano 1901 l'alpinista inglese Beatrice Tomasson (1859-1947) portò a termine sulla parete sud, assieme alle due guide alpine di San Martino di Castrozza Michele Bettega e Bortolo Zagonel. Era la prima volta che la Parete d'Argento veniva superata da una cordata.
LA STORIA DELL'ALPINISMO
Del resto nel momento in cui Messner si mette dietro la macchina presa, la storia dell'alpinismo - e di quello dolomitico specialmente - non può non recitare la parte della protagonista. Il primo docufilm è stato dedicato alla figura di Paul Grohman (1838-1908), l'austriaco considerato il padre e pioniere della specialità su queste stupende montagne. Ma al centro del secondo episodio, c'è una vera pioniera. Non a caso sulla Regina delle Dolomiti, su quella parete Sud di cui andò alla conquista questa nobildonna inglese capace non solo di imprese alpinistiche arditissime ma anche di precorrere i tempi di quello che sarebbe passata alla storia come l'emancipazione femminile. Donne come Beatrice Tomasson che a inizio del 900 partivano dall'Inghilterra per raggiungere le Dolomiti, dove assoldare guide alpine e portatori per salire con loro lungo le pareti delle più famose montagne dolomitiche. Ce n'erano poche, allora, di donne così coraggiose da andare oltre luoghi comuni e barriere di genere.
LA BASE
Così, Raihnold Messner con il figlio Simon, comparsa in alcuni ruoli minori davanti la cinepresa e produttore di questa serie di docufilm, ha trascorso buona parte della scorsa estate in valle Ombretta per girare assieme agli attori e con la troupe varie scene che ripropongono la via alpinistica tracciata da Bettega, Zagonel e la Tomasson 120 anni fa. Il Campo Base dove il gruppo di lavoro ha soggiornato durante le riprese è stato il Rifugio Falier gestito da un amico di Messner, Dante Del Bon, il quale ha preparato e riservato alcune stanze del rifugio in maniera impeccabile e nella massima sicurezza, per accogliere nel migliore modi gli illustri ospiti.
TURISMO ALTERNATIVO
Ma come sarà distribuito questo interessante prodotto cinematografico-documentaristico? Messner non vuole proporlo ai festival della montagna o in altri circuiti dedicati, bensì agli albergatori che operano nelle tre province dolomitiche: Trento, Bolzano e Belluno, «perché li possano mostrare ai loro ospiti. Non mi interessa far girare questi documentari nelle sale dei festival di montagna - spiega Reinhold -. Lo scopo invece è quello che gli albergatori della montagna li facciano vedere alla loro clientela, con lo scopo di dare linfa a un turismo diverso. Apprendendo la storia alpinistica ma non solo, di queste montagne, il turista potrà prendere coscienza della montagna in maniera diversa. Iniziare una forma di turismo diverso che va al di là e non si fermi allo sci e alle sole cene al lume di candela».
CONTRIBUTI
Per la realizzazione di questa serie di docufilm Reinhold e Simon Messner possono contare al momento su un contributo della Idm Alto Adige, sperando poi che anche le tre Province dolomitiche possano fare la loro parte.
Dario Fontanive
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