Ressa di clienti per il bazar dei bimbi

Lunedì 23 Settembre 2019
LA DENUNCIA
BELLUNO Cimitero di sigarette davanti all'Iti Segato. Il consigliere comunale di opposizione Francesco Pingitore tuona, contro amministrazione, polizia locale e dirigente scolastico: «Perché non mettere un cestino davanti all'ingresso dell'Istituto? È un vero immondezzaio». Non ha più pazienza il capogruppo di Patto Belluno Dolomiti. Quello dei mozziconi abbandonati a terra dai fumatori è un tema che da sempre gli sta a cuore ma che ora, a quattro anni dall'entrata in vigore della legge per punire con multe chi viene pizzicato a gettare la bionda a terra, è diventato un vero tarlo. Tanto più che, stando ai dati della polizia locale, ad oggi non è stata strappata nemmeno una multa. L'argomento è stato affrontato qualche settimana fa in sede di seconda commissione consiliare e, in quell'occasione, Pingitore si è tolto i sassolini dalle scarpe. «Sono state due ore di discussione e di confronto sul tema del decoro della città a 360 gradi spiega -. Io ho parlato dell'abbandono dei mozziconi, in qualsiasi angolo della città. La legge è in vigore da quattro anni, ma non è mai stata elevata nemmeno una multa. Capisco che fare rispettare le decine e decine di migliaia di articoli agli italiani é difficile, se non impossibile. Però Belluno viaggia ai primi posti per la qualità della vita, sarebbe il caso di mettersi di impegno a provare a cambiare le abitudini di tanti maleducati». A metter legna sul fuoco della rabbia di Pingitore è stata poi una passeggiata in centro storico, durante la quale è capitato davanti alla scuola superiore Iti Segato. Una cinquantina di sigarette lasciate a terra davanti all'Istituto hanno reso il consigliere ancora più certo della necessità della sua battaglia anti mozziconi. Era il giorno della distribuzione delle cattedre di supplenza agli insegnati precari, perciò l'Istituto era gremito di professori. Non teme di essere troppo duro, il consigliere, nel definire chi getta a terra i resti del vizio «fumatori incalliti e maleducati». «I cestini erano a pochi metri di distanza, eppure i più hanno evidentemente pensato si trattasse di una fatica eccessiva raggiungerli conclude amareggiato -. Chiedo alla preside: perché non provvede a sistemare cestini anche davanti l'ingresso? E la polizia municipale non si era accorta di questo via vai?»
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