Rapine e pestaggi: «Condannatelo a 8 anni»

Venerdì 14 Settembre 2018
IL PROCESSO
BELLUNO Otto anni di reclusione. È la richiesta di condanna pronunciata ieri in Tribunale a Belluno dal pm Marco Faion, nel processo che vede imputato Daniel Nigro, 30enne di Marcador di Mel. L'uomo deve rispondere delle 4 rapine che hanno terrorizzato la Valbelluna la scorsa estate: non sarebbe stato l'esecutore, ma il mandante. Per lui anche l'accusa di furto di un motorino. I due della banda che invece fecero il lavoro sporco hanno già definito la loro posizione (Mattia Lotto, 20enne di Santa Giustina ha patteggiato 4 anni e mezzo, l'altro ragazzo all'epoca minorenne, F.S. di Santa Giustina ha patteggiato un anno e 8 mesi).
L'IMPUTATO
Daniele Nigro, dopo quasi un anno di carcere, è da fine luglio ai domiciliari nella casa dei genitori a Marcador. Ieri mattina è arrivato in Tribunale, con i suoi difensori gli avvocati Franco Capuzzo del Foro di Padova e Guido Galletti di Treviso. Era stato ammesso al processo con rito abbreviato che gli consente di ottenere lo sconto di un terzo della pena. Ha ascoltato, impassibile, la richiesta di condanna.
LE PARTI CIVILI
Sono 4 le rapine fatte dalla banda quell'estate: la violenta aggressione in casa a Alba Buso, di Cirvoi, quella alla prostituta trans al Pasquer, il colpo alla sala slot Paloma di Santa Giustina e la rapina a casa del dentista Cesare Werlick. Sono 3 le parti civili costituite Alba Buso (avvocato Annamaria Coletti) la trans (avvocato Giuseppe Fantauzzi-studio Davide Fent di Feltre) e il dentista (avvocato Marco Cason). Hanno chiesto un risarcimento totale di 45mila euro: 30mila per la Buso, 5mila per la trans, e 10mila come provvisionale per il dentista, che si riserva di fare una causa civile. Già risarciti e usciti dal processo i titolari della sala slot, che si erano affidati all'avvocato Martino Fogliato (hanno ottenuto i soldi del bottino 9700 euro dissequestrati e 3mila euro da Nigro).
LA DIFESA
Hanno parlato a lungo gli avvocati della difesa cercando di smontare l'idea che il Nigro fosse «il burattinaio di questi poveri sventurati alle prese con il maggiorenne». Hanno escluso la responsabilità del 30enne nella rapina alla sala slot Paloma, visto che non era nemmeno a Belluno. Escluso il concorso per il colpo alla trans (tanto che l'accordo era per un altro obiettivo) e per quello a Cirvoi (modalità esecutive decise dai due ragazzi immediatamente sul posto). Per questo hanno chiesto l'assoluzione. Hanno chiesto il minimo della pena e le attenuanti generiche (visto che Nigro ha risarcito tutte le parti offese, con cifre che vanno dai 2 ai 3mila euro) per il colpo al dentista e il furto del motorino. La sentenza il 5 ottobre.
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