QUERO VAS
Maggiore attenzione e sicurezza per la strada comunale che da via Schievenin

Lunedì 16 Settembre 2019
QUERO VAS
Maggiore attenzione e sicurezza per la strada comunale che da via Schievenin arriva al Borgo Spezia. Questa strada, che rientra nei confini del comune di Quero Vas, è in uno stato di degrado. A dirlo il consigliere della lista civica Laboratorio per Quero Vas Il Ponte, Andrea Mondin che, foto alla mano, testimonia l'incuria che regna lungo il tratto, con erba molto alta che impedisce una piena visibilità agli automobilisti. «Alcuni cittadini di Schievenin ci hanno contattati chiedendoci di fare da portavoce a questo importante problema per la frazione spiega Mondin -. La vegetazione che cresce rigogliosa e senza nessun freno porta via la visibilità, soprattutto nel tratto tra via Schievenin e le ex scuole elementari della frazione. In particolar modo, quando gli automobilisti salgono verso le ex scuole, non riescono a vedere quelle che scendono proprio per la vegetazione». Una situazione difficile, di cui gli uffici comunali sono stati avvisati, e che non rispetta l'ordinanza emanata dal comune stesso in merito al taglio della vegetazione lungo le strade comunali (taglio piante a lato delle strade extraurbane sino al limite dei 2,5 metri dal ciglio ed i rami sporgenti oltre il ciglio stradale; in aree urbane ed extraurbane potare siepi, arbusti che si protendono oltre il confine di strade provinciali, comunali che pregiudicano la pulizia ed il decoro della viabilità). Ma il consigliere comunale porta alla luce anche l'insicurezza che regna sul tratto che, seppur molto stretto, permane a doppio senso di marcia. Una pericolosità che è andata aumentando con l'apertura di una nuova attività. «Questa via è molto stretta ed è priva di piazzole di scambio chiude il consigliere comunale -, proprio per questo sarebbe necessario pensare ad una soluzione che ne aumenti la sicurezza per gli automobilisti. L'idea potrebbe essere il posizionamento di un semaforo che permetta il transito a senso unico alternato».
Eleonora Scarton
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