«Quel collegamento si farà». Marco Staunovo Polacco, sindaco di Comelico

Sabato 20 Aprile 2019
«Quel collegamento si farà». Marco Staunovo Polacco, sindaco di Comelico Superiore, non si lascia abbattere dalle minacce romane di porre dei vincoli, oltre a quelli che già ci sono, per l'intera vallata del Comelico e anche per Auronzo.
«Il nostro progetto di collegamento impiantistico e sciistico tra Valgrande e Colesei - sostiene - è stato redatto in un territorio che è già sottoposto a vincoli, zona Sic e Zps, e proprio per la delicatezza della legislazione vigente abbiamo concordato con i tecnici il minimo impatto ambientale possibile. Ora, dopo il fallimento della nostra missione romana per ottenere un superamento del parere negativo della Soprintendenza di Venezia, attiveremo subito le procedure per convocare la Conferenza dei sevizi e ci confronteremo con tutti i soggetti istituzionali che hanno titolo per esprimere un parere sul progetto che sarà presentato come definitivo dal Comune di Comelico Superiore». Il sindaco Marco non ha dubbi che, dopo le unanimi prese di posizione sia in provincia di Belluno che in Regione Veneto a favore del collegamento, il parere non possa che ottenere la maggioranza dei partecipanti alla Conferenza. Ma ciò che ha fatto irritare lui e tutti gli altri sindaci del Comelico, con l'aggiunta di quella di Auronzo, è la sorpresa avuta a Roma, dove c'era la valutazione sul collegamento Padola-Sesto Pusteria e invece i dirigenti del Ministero dei beni culturali e ambientali hanno comunicato alla delegazione bellunese l'estensione dei vincoli ambientali a tutto il Comelico, restringendo ancor più il già pesante controllo della Soprintendenza sulle pratiche che prevedono interventi edilizi o ambientali. Nella riunione svoltasi tra i sindaci del Comelico l'altra sera si è deciso di reagire a muso duro a questo modo di porsi dei burocrati nei confronti delle istituzioni locali e delle esigenze dei cittadini che vivono nei paesi di montagna già carichi di disagi di ogni genere. «Faremo tutti i passi necessari per far valere le nostre posizioni - afferma il sindaco di Comelico Superiore - per far capire alla politica nazionale e regionale che il nostro territorio non accetterà altri vincoli ambientali. Già in passato c'è stata molta indifferenza e remissività nei confronti di una serie di vincoli, spesso assurdi, che stanno condizionando la libertà di utilizzo del territorio da parte di chi ci vive tutto l'anno. Non siamo più disposti a tacere e faremo tutti i passi legali per far accogliere dal legislatore le nostre proposte». Il prossimo appuntamento tra sindaci del Comelico e l'assessore veneto Corazzari dovrebbe porre sul tavolo questa esigenza.
Lucio Eicher Clere
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