Premio santi Vittore e Corona a Barbante, docente del Cnr

Lunedì 20 Maggio 2019
Premio santi Vittore e Corona a Barbante, docente del Cnr
FELTRE
«Questa settimana abbiamo raggiunto un record negativo per quanto riguarda la concentrazione di Co2 nell'atmosfera: bisogna tornare indietro di 2 milioni e mezzo di anni per trovare dati di questo tipo. È per questo che a livello globale ma anche locale bisogna mettere in atto azioni per ridurre l'inquinamento atmosferico»: queste le parole di Carlo Barbante, l'esperto feltrino che ieri mattina, nella sala degli Stemmi, è stato insignito del premio Santi Martiri Vittore e Corona da parte dell'associazione Famiglia Feltrina. «E' una giornata rilevante per la vita della nostra associazione e della nostra città in quanto premiamo una persona che ha fatto onore al nostro territorio afferma il presidente di Famiglia Feltrina Enrico Gaz -. Possiamo tranquillamente dire che questo premio dimostra la capacità della nostra comunità di dire grazie a chi le fa onore».
IL PREMIATO
Cinquantasei anni, Carlo Barbante è professore ordinario all'università di Venezia e ricercatore associato dell'Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali del CNR. Si occupa da anni di ricostruzioni climatiche ed ambientali e dello sviluppo di metodologie analitiche innovative in campo ambientale e biologico. Ha partecipato a numerose spedizioni e campagne di prelievo in aree polari e nelle Alpi ed è coordinatore di progetti di ricerca nazionali ed internazionali, nonché autore di oltre 280 pubblicazioni in riviste scientifiche ad alto impatto. È' stato professore distaccato presso l'Accademia Nazionale dei Lincei ed è membro eletto dell'Accademia delle Scienze e dell'Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti.
LA LEZIONE
«La settimana che stiamo vivendo è molto particolare in quanto abbiamo raggiunto una concentrazione di Co2 nell'atmosfera di oltre 415 parti per milione. Un record negativo. Dobbiamo andare indietro di 2 milioni e mezzo di anni per trovare un'altra volta una concentrazione di questo tipo, ossia quando la temperatura del nostro pianeta era di tre gradi superiore rispetto a quella attuale - spiega Barbante -. La situazione che ci troviamo a fronteggiare è quindi molto seria. Più seria di quanto molti di noi possono pensare. La soluzione a questo, oltre alle politiche energetiche su cui devono lavorare a livelli molto più alti di noi, è l'impegno di tutti. Nel locale, ognuno di noi può mettere in pratica delle azioni, dei comportamenti virtuosi che riducano l'inquinamento atmosferico. Le stesse amministrazioni comunali devono essere accorte nelle politiche di trasporto, energetiche e quant'altro. Stiamo vivendo in un periodo di transizione importante e c'è bisogno del supporto di tutti per cercare di invertire la rotta».
Eleonora Scarton
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