Ponte chiuso: test con gli scuolabus

Venerdì 23 Agosto 2019
VIABILITÀ
BELLUNO Ciak, non si gira più. Mancano ormai poco più di tre giorni alla chiusura del ponte di Santa Caterina, in comune di Ponte nelle Alpi. Lo stop al traffico comincerà lunedì 26 agosto per concludersi a fine novembre. E proprio lunedì, nel primo giorno di un traffico la cui intensità è difficile prevedere, la ditta che da alcuni anni ha vinto la gara per la gestione del trasporto scolastico nel comune pontalpino e che coinvolge anche i ragazzi in arrivo dal territorio di Soverzene, farà una prova per verificare i tempi.
NUOVI PERCORSI
Questo il punto della situazione. Nelle scorse settimane gli uffici comunali e la ditta di trasporti, la Mesulana, si sono messi a tavolino ed hanno ipotizzato i tempi con cui una corsa in partenza dalla Destra Piave, per esempio Polpet, arriverà alla scuola media di Canevoi. Identica operazione è stata fatta per tutte le corse che fino a giugno 2019 transitavano per il ponte. Ma un conto è il ragionamento a tavolino, altro è verificare se le ipotesi fatte su carta possono essere rispettate. Ecco perché è stato deciso che era necessaria una verifica sul campo. O meglio, su strada. E ciò accadrà proprio lunedì, primo giorno di chiusura al traffico. Solo a quel punto sarà possibile capire in quanto consisteranno i rallentamenti per le diverse corse e, a seguire, ricalibrare nuovamente tempi di partenza e percorrenza delle diverse tratte.
LE ALTERNATIVE
Ma dopo mesi di preparazione, le manovre di avvicinamento al ponte-day non finiscono qui. La Coir (Consorzio imprese romagnole) la ditta che ha vinto l'appalto per i lavori sul ponte, in accordo con Anas sta predisponendo la segnaletica che informerà gli automobilisti in arrivo a rione Santa Caterina quale sia l'itinerario migliore per raggiungere la loro meta. A sua volta il Comune di Ponte nelle Alpi è in attesa di alcune risposte. Dalla Dolomitibus attende di sapere se verrà istituita una navetta che colleghi destra e sinistra Piave percorrendo la bretella autostradale.
SOVRINTENDENZA
Dalla Sovrintendenza aspetta venga comunicato se la lastre considerate di pregio del ponte potranno essere restaurate in sito o staccate e ricollocate su ponte solo in un secondo momento. La ditta stessa, infine, dovrà infine comunicare se oltre ai due turni di lavoro già previsti, ne verrà inserito un terzo, serale-notturno. E, se accolte, queste due ultime richieste accorcerebbero di molto i tempi di apertura del cantiere e il conseguente disagio a traffico ed automobilisti. Si parla di una ventina di giorni in meno rispetto ai 90 giorni previsti.
Il collegamento fra le due ponte del Piave garantito dal ponte di Santa Caterina, infatti, non ha ricadute solo sulla viabilità locale, ma interessa praticamente l'intera rete provinciale, essendo l'asse principale di collegamento tra il nord e il sud della provincia, snodo centrale per qualsiasi collegamento.
Giovanni Santin
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