POLITICA
BELLUNO Oltre alle critiche alla gestione di Zaia del Veneto e del Bellunese

Domenica 9 Agosto 2020
POLITICA
BELLUNO Oltre alle critiche alla gestione di Zaia del Veneto e del Bellunese in particolare, Arturo Lorenzoni, candidato presidente per il Pd alle prossime regionali, e la sua squadra di candidati consiglieri bellunesi, ieri mattina in piazza dei Martiri, accompagnati dal deputato Roger De Menech, hanno inanellato una serie di proposte, raccontando un altro modo di guardare e di governare. «Ringrazio il Pd che con la mia candidatura sta dimostrando di aprirsi ad una visione sempre più attenta ai contributi civici ha esordito Lorenzoni stiamo portando una visione diversa e nuova del Veneto. Le nostre proposte per Belluno? Potenziare la sanità di tutto il territorio perché non è possibile che ci siano zone scoperte da cure mediche; di pari passo va il rafforzamento delle infrastrutture e della rete informatica; e più attenzione al territorio che è sì fragile, ma non è possibile che ci siano disastri ad ogni pioggia».
I CANDIDATI BELLUNESI
È poi toccato ai candidati con Cristina De Donà che ha subito bucato lo schermo conquistandosi un invito del suo presidente a seguirlo nella campagna elettorale: «Mi chiedo ha detto come si fa a preferire Zaia a Lorenzoni? Il nostro candidato ha davvero tante idee e proposte. L'autonomia per Zaia è solo differenziarsi dal governo centrale. Chi vuole la qualità del Veneto, scelga la qualità del Pd». Eddy Fontana: «Abbiamo bisogno di avere un metodo, un programma e risorse per la nostra provincia ed istituire con la Regione un dialogo non solo per governare il quotidiano, ma anche lo straordinario a partire dalla difesa del territorio e dalla capacità di attrarre e far restare qui i giovani. L'autonomia per Belluno? Prevista nello Statuto regionale, e mai attuata». «Autonomia: se non ora, quando ha detto Teresa De Bortoli - e se la nostra provincia è fragile, abbiamo bisogno di qualcuno che ci ascolti e ci faccia crescere. Dal 2007, quando l'intero consiglio provinciale è sceso a Venezia, cosa è cambiato per noi? Sono anni persi». Per lo psichiatra in pensione Fabio Candeago i problemi bellunesi vanno affrontati a partire dalla Sanità con l'aumento dei posti letto e una medicina diffusa: «In questi anni abbiamo assistito ad un depauperamento continuo della nostra provincia». «Belluno è obliqua e verticale ha detto Adis Zatta e fare politica in queste condizioni è più difficile. Dobbiamo portare in Regione una carica di energia, innovazione e valori ambientali e turistici». Sul tema dell'autonomia è tornato anche De Menech: «Con il ministro Boccia e Lorenzoni stiamo lavorando per l'autonomia dei territori, non regionale. Per evitare che chi si batte contro il centralismo di Roma, poi non riconosca le esigenze della nostra provincia».(G.S.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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