PIEVE DI CADORE
«Riaprite le indagini su Rossella Corazzin»: più

Sabato 2 Giugno 2018
PIEVE DI CADORE «Riaprite le indagini su Rossella Corazzin»: più
PIEVE DI CADORE
«Riaprite le indagini su Rossella Corazzin»: più di 400 persone ieri a San Vito al Tagliamento (Pordenone) hanno preso parte al corteo silenzioso che ha attraversato le vie della città per far sentire una sola grande voce: la comunità vuole sapere dai magistrati di Perugia e Belluno la verità sulla scomparsa della 17enne sanvitese avvenuta il 21 agosto 1975 a Tai di Cadore.
IL CORTEO
Alle 18.15 in punto ha preso il via la manifestazione da via Verdi, ovvero dalla strada dove si trova l'abitazione in cui ha vissuto Rossella con papà Sergio e mamma Elisanna. In prima fila a sorreggere lo striscione in ricordo di Rossella e per dire no alla violenza sulle donne, c'erano le amiche di infanzia e di scuola della giovane scomparsa 43 anni fa. Dietro il gonfalone oltre 400 persone, molte le famiglie con figli al seguito, tutti con appuntato un nastro rosso. In prima fila c'era il sindaco Antonio Di Bisceglie, con accanto il prefetto Maria Rosaria Laganà, oltre alla zia di Rossella, Giuseppina Trevisan, arrivata da Tai. C'erano le cugine Mara Corazzin e Isabella De Nardo con accanto consiglieri comunali e regionali, rappresentanti di associazioni, semplici cittadini. Giuseppina, tornata a San Vito l'ultima volta 4 anni fa per andare a pregare sulla tomba di Elisanna, ha un temperamento schietto e diretto: «Cosa provo dopo le ultime dichiarazioni di Izzo? Una notizia del genere non mi fa dormire. Provo rabbia e dolore. Non so che potrei fare a chi avesse ucciso la mia Rossella».
LA VERITÁ
Mara Corazzin nel ringraziare le numerose persone presenti racconta: «Era quello che voleva sua mamma: tenere alta l'attenzione sulla figlia Rossella. Ovunque sia Elisanna, spero possa vedere che una comunità intera si è stretta attorno a sua figlia e a lei». La cugina della giovane ha poi ribadito che vuole la verità: «Sono stata contattata da tanti avvocati in questi giorni, tra cui Roberto Rigoni Stern (uno dei legali di Giosuè Ruotolo, ndr.), che si sono fatti avanti nel caso decidessi di costituirmi parte civile. Ho intenzione di farlo, ma ci sono altri parenti e va valutata assieme questa cosa. Quello che voglio è la verità e costituendosi parte civile si potrebbero vedere gli elementi in mano alla Procura di Perugia».
LE FIRME
Il corteo ha sfilato in silenzio per le vie del centro per arrivare alla Loggia comunale accolto dalle musiche dell'Accademia Arrigoni. Poi il sindaco ha lanciato l'iniziativa: «Vogliamo dare un senso forte a tutto questo, promuovendo un'istanza pubblica per la riapertura delle indagini su Rossella». Possono sottoscriverla tutti, fino al 21 agosto, giorno della scomparsa di Rossella. Scossi e turbati da un mistero senza spiegazione - è uno stralcio dell'istanza -, ritenendo sconvolgenti le dichiarazioni di questi giorni, rivolgiamo rispettosa istanza ai procuratori della Repubblica per la riapertura delle indagini per verificare l'attendibilità di quanto emerso e per cercare una verità non ancora accertata. Istanza che sarà consegnata alle procure di Belluno e Perugia. Il vicesindaco Federica Fogolin ha quindi letto un messaggio dell'ex ministro Anna Finocchiaro che ha incoraggiato a continuare la battaglia per trovare la verità.
Emanuele Minca
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