PIEVE DI CADORE
Il Comitato variante di Tai ritiene concluso il suo compito,

Venerdì 26 Febbraio 2021
PIEVE DI CADORE
Il Comitato variante di Tai ritiene concluso il suo compito, ma avanza su un nuovo, impegnativo progetto: la Macchietto Rivalgo - Venas. Tanto che auspica la costituzione del Comitato Rivalgo Venas. La proposta di un tunnel che salga da Rivalgo fino a Venas è datata metà anni 90 del secolo scorso, a lanciarla per primo Reinhold Messner; il lungimirante Re degli 8000 che aveva già immaginato il Museo fra le nuvole sul Monte Rite aperto nel 2003.
NEL MIRINO
Come spiegano dal Comitato di Tai: «I vari interventi sulla strada statale 51 di Alemagna erano stati inizialmente proposti e previsti in vista dei Mondiali 2021 a Cortina d'Ampezzo, mondiali da poco terminati senza che nessun cantiere riguardante tali varianti sia stato ancora appaltato e aperto. Quindi il compito del Comitato in difesa del territorio e dei cittadini è esaurito con l'auspicio che si possano rivalutare e riconsiderare l'inutilità come più volte dimostrato delle varianti di Tai e Valle di Cadore. La vera priorità ora è rilanciare il progetto Macchietto Rivalgo - Venas costituendo un nuovo Comitato, o meglio trasformando quello attuale».
I COMUNI
Si sono dichiarati favorevoli da tempo i sindaci di Cibiana e Valle, da quelle amministrazioni locali è partito un nuovo appello affinchè questo progetto venga riproposto per creare un'opera onerosa, ma definitiva nel risolvere una volta per tutte la viabilità in direzione Cortina dando la possibilità a Tai, Valle e Venas di ritrovare e mantenere la loro identità di paesi di montagna e a Cibiana di avere finalmente un accesso sicuro e comodo».
L'OBIETTIVO
Il comitato Variante Tai di Cadore si costituì nel 2017 per contrastare il progetto Anas di una galleria che avrebbe dovuto bypassare il paese per eliminare il traffico dal centro e agevolare la viabilità. «Progetto calato dall'alto da Anas senza verificare tutta una serie di criticità del territorio e senza alcuna logica e funzionalità. Il Comitato, ha sempre ribadito in tutte le sedi e durante i numerosi incontri con la dirigenza Anas e le amministrazioni locali, di essere a favore di una variante a patto che fosse la meno impattante e la più funzionale. Siamo riusciti, supportati da uno staff di consulenti professionisti della viabilità e delle normative vigenti, a far modificare il tracciato con suggerimenti e osservazioni accettate poi da Anas». Ma l'appuntamento con i Mondiali è superato, c'è tempo ora per rivedere le carte, studiare i progetti alla ricerca della migliore soluzione che, ovviamente, sia condivisa con il territorio.
Giuditta Bolzonello
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