Pienone sul Nevegal «Sono le nostre piste»

Lunedì 20 Gennaio 2020
LA GIORNATA
BELLUNO Parcheggi pieni, sci a ruba, la fila per gli skipass e discese sulla Coca, con il vantaggio di non fare code. Erano in tanti ieri sul Nevegal per il fine settimana con la pista Coca Bassa a pieno ritmo. Soprattutto bellunesi che non vogliono lasciar andare quelle discese così comode perché vicino a casa. Simone Noal, ad esempio, ci viene da 30 anni: «Ho imparato a sciare qui quando avevo 2 anni». Loro ci credono, così come gli operatori che ieri non nascondevano i sorrisi. E se il futuro è incerto e nel piazzale ormai i negozi non ci sono praticamente più, la certezza che avevano tutti è che il Nevegal può fare ancora numeri. Presenze per gli impianti, che se è pur vero che non sono quelli di ultima generazione, «sono così comodi», come ripetevano tutti. Il sole infine ha fatto la sua parte, anche se il termometro intorno alle 14 segnava addirittura 12 gradi. Troppi.
COLLE DEI BAMBINI
Valentina Candeago e Alessandro Fardin con i loro piccoli che hanno prenotato quattro domeniche di lezioni per la bimba. «È una bella cosa avere le discese del Colle qui vicino - dice Alessandro - speriamo che resista, lo diciamo ogni anno. Al di là ovviamente che c'è poca neve e si fa fatica ad avere la massa che viene sì, per i bimbi è perfetto». L'unica nota dolente la poca organizzazione dei vari servizi. I genitori spiegano: «Bisogna andare a prendere la pettorina da una parte, lo skipass dall'altra, il noleggio sci da un'altra ancora. Sono rimaste tre entità che probabilmente non si parlano, ma uno che non è avvezzo deve farsi queste tre tappe e nessuno sa spiegare le cose dell'altro. Per una famiglia che viene su sarebbe bello avere un pacchetto completo». E il suggerimento: «Lo skipass che costa 10 euro per 2 ore di corso, come per quelli che vanno a sciare...almeno per i bimbi bellunesi si potrebbero pensare gli sconti». Ma c'erano veramente tanti bambini ieri al Campo scuola, che è sempre stato aperto, per imparare a sciare. «È comodo - spiega Silvia Casagrande - perché si viene al pomeriggio, senza dover obbligare i piccoli alle levatacce o a viaggi lunghi».
SECONDE CASE
Immancabili poi i proprietari di seconde case. Tra questi Renza e Walter Moliera che arrivano da Vittorio Veneto. Hanno portato i nipotini a sciare. «Dispiace - dicono - che negli ultimi anni è andato un po' in declino il Nevegal, nonostante la buona volontà degli operatori. È da premiare la volontà di queste persone che lavorano giorno e notte per preparare». Anche loro sono arrivati per il pomeriggio, ma erano presenti anche durante le Feste. «La Coca Bassa era chiusa - spiegano -, ma il Campo scuola era frequentato d tanti bimbi e maestri anche in quel periodo».
LA SODDISFAZIONE
Lorenzo De Col, capo servizio degli impianti del Nevegal, non nasconde la soddisfazione, anche se la speranza in tutti è che la neve tanto annunciata arrivi presto. «L'affluenza è buona - dice - stiamo aspettando notti buone di freddo per sparare perché c'è da rimpinguare la Coca e Campo Scuola. È stato cominciato a fare il raccordo, il Col dei Pez. Adesso partiamo così, stiamo lavorando per aprire altre piste e poi per la Coca Alta vedremo». E dal prossimo venerdì si inizierà anche in notturna per il pubblico dalle 20 alle 22.30. Solo il venerdì, mentre le piste sono aperte tutti i giorni. Nicola Trevisan, l'addetto alla seggiovia che aiuta gli sciatori, non riesce a fermarsi un attimo, ma anche lui è sorridente. Così come Francesco Viel dell'Alpe Nevegal, che ha appena terminato di servire nuovi sciatori. Sorridente infine anche Cristian Timpone che ieri ha avuto il suo bel da fare a gestire le varie richiese, al noleggio sci di fronte agli impianti. La speranza di tutti è che quei sorrisi non spariscano, come la neve.
Olivia Bonetti
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