«Per il Nevegal ora servono imprenditori lungimiranti»

Giovedì 15 Agosto 2019
LA PROPOSTA
BELLUNO (dt) «Servono forze fresche dalla pianura: imprenditori del Nevegal, aprite le porte ai colleghi trevigiani». È l'appello di Silvano Serafini, alias Orso Grigio. L'ex consigliere comunale del capoluogo non ha dubbi. Anzi, qualche anno fa ha provato a passare dalle parole ai fatti. «Nella prima amministrazione Massaro, quando ero in consiglio, ho preso contatti con l'ex sindaco di Vittorio Veneto, Toni Da Re, e gli ho spiegato i progetti di sviluppo del Nevegal, che possono essere utili anche per la zona di Vittorio Veneto e non solo - racconta Serafini -. In quel modo, si potevano coinvolgere grossi imprenditori veneti in un progetto di rilancio». Quale progetto? Orso Grigio non ci gira intorno: «La cabinovia da Nove al Toront - dice -. Un progetto che avevo esposto anche all'ex assessore Tabacchi, che tra l'altro aveva proprio un modellino nel suo ufficio. Avevo sollecitato un incontro tra Massaro e Da Re, per coinvolgere gli imprenditori della pianura. La cabinovia sarebbe stata l'ideale per il turismo estivo, per far arrivare le persone dall'afa della pianura al fresco del Nevegal, senza affrontare l'autostrada. Secondo me è ancora attuabile, a patto che gli operatori del Nevegal si aprano a questa possibilità, di coinvolgere anche altri imprenditori, non bellunesi». Orso Grigio non crede invece che la località possa essere salvata soltanto da imprenditori bellunesi. Neanche da quelli delle altre ski aree dolomitiche. «Perché non vedono il Nevegal come la scuola sci della provincia. Hanno sempre fatto di tutto per boicottarla silenziosamente».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci