Pediatria: due medici a rotazione

Giovedì 13 Aprile 2017
Pediatria: due medici a rotazione
Una soluzione ponte per l'assistenza pediatrica a Pieve di Cadore. La direzione dell'Usl 1 Dolomiti corre ai ripari adottando un provvedimento ad hoc per assicurare l'assistenza specialistica alla popolazione del territorio cadorino a seguito della scomparsa del dottor Rebeschini.
Dal 18 aprile, subito dopo Pasqua, sarà avviato un ambulatorio pediatrico territoriale nell'ospedale di Pieve. Ambulatorio, dove, a rotazione, si alterneranno le pediatre Mongillo e Ghirado, professioniste che già operano nei territoriali confinanti. Il servizio sarà aperto per 6 ore settimanali, nelle giornate di martedì dalle 9 alle 12 e di giovedì dalle 15 alle 18.
È la risposta ai bisogni di un territorio dove sono 850 i potenziali pazienti pediatrici e alle sollecitazioni delle istituzioni e delle famiglie preoccupate dall'assenza di un medico di riferimento per i loro figli. Dalla direzione dell'Usl l'auspicio «che la situazione possa trovare soluzione a seguito della selezione per la ricerca di un pediatra disponibile a ricoprire un incarico provvisorio o dell'esito delle procedure per la copertura della zona carente per l'inserimento di un pediatra titolare».
Per le carenze nei territori di Longarone e Val di Zoldo si è stabilito di proseguire l'apertura degli ambulatori pediatrici, rispettivamente per 6 e 3 ore settimanali, con accessi a rotazione da parte dei pediatri Risdonne, Talamini e Signorini fino al 31 agosto, fatto salvo l'inserimento di un pediatra titolare o con incarico provvisorio. Questa misura era stata adottata a partire dalla fine del 2015 in considerazione della carenza di pediatri nel territorio e dell'assenza di medici disponibili ad assumere incarico provvisorio, situazione a tutt'oggi invariata.
«Il provvedimento fa seguito ad una serie di iniziative che l'Usl 1 Dolomiti ha intrapreso per assicurare l'assistenza pediatrica a tutti i bambini residenti nel territorio aziendale, un segnale di attenzione per evitare al massimo i disagi» assicura il direttore generale Adriano Rasi Caldogno.

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