Partito Democratico, grandi manovre per Palazzo Rosso

Martedì 27 Ottobre 2020
POLITICA
BELLUNO L'Unione comunale del Partito democratico si è riunita per la prima volta in vista del prossimo appuntamento elettorale, che si svolgerà verosimilmente nella primavera 2022. Parliamo delle elezioni amministrative, in particolare di quelle del capoluogo, che per 8 anni è guidato dal sindaco Jacopo Massaro, per anni iscritto al Pd, uscito pochi mesi prima delle elezioni del 2012 per costituire la lista InMovimento. Una frattura, quella all'interno del partito dell'allora Matteo Renzi che non si è più risanata, nemmeno per le elezioni del 2017, quando il candidato dem Paolo Bello si scontrò con Massaro, proprio come aveva fatto cinque anni prima Claudia Bettiol.
CAMBIO DI ROTTA
Ora, però, le cose sono cambiate. Le forze politiche che guidano il Governo non sono più quelle di allora e, per battersi insieme contro l'avversario (il Movimento Cinque stelle) il Partito Democratico bellunese sta pensando di creare una grande alleanza con le forze del centro sinistra e della sinistra storica. Insomma, una vera e propria impresa, ma che solletica la curiosità di molti in città. Belluno, infatti, è notoriamente un capoluogo di centro sinistra, anche se da molti anni la sinistra non governa direttamente la città. E se è vero che personaggi come l'ex sindaco Ermano De Col e l'attuale presidente del consiglio comunale, Francesco Rasera Berna facciano parte (con Insieme per Belluno) della maggioranza di Massaro, è anche risaputo che questo sia il gruppo con meno impatto nella squadra del sindaco, benché goda di un esponente in giunta come la vicesindaco (assessore al Bilancio), Lucia Olivotto.
IL FACCIA A FACCIA
Venendo alla riunione dell'Unione comunale del Pd, il segretario Roberto De Moliner chiarisce subito che «nomi non ne abbiamo fatti. Non è questo il momento per parlarne tra di noi. L'obiettivo è individuare le priorità per la città». Non solo, però. De Moliner aggiunge: «Stiamo lavorando per costruire la maggioranza e allargare il più possibile, anche con le forze di governo che ci hanno sostenuto nell'ultima campagna elettorale», tra gli altri i Verdi e il Veneto che vogliamo. «C'è l'intenzione di incontrarli per costruire un'alleanza di centro sinistra che ruoti attorno ai grandi temi della città». Ovvero la sanità, la situazione del San Martino, ma anche la viabilità, l'attenzione alle periferie, il Nevegàl e molto altro.
I POSSIBILI CANDIDATI
«Sui nomi ripete il segretario Roberto De Moliner non ne abbiamo parlato. Sento voci di persone, il cui nome non è stato ancora affrontato nelle sedi ufficiali. Arriverà il momento in cui chiederemo ai nostri iscritti chi vorrà mettersi a disposizione». Le primarie, spiega De Moliner, sono una delle opzioni.
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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