Pareggio delle emissioni «Un patto generazionale»

Venerdì 7 Maggio 2021
L'INIZIATIVA
BELLUNO Un patto intergenerazionale capace non solo di segnare una svolta, ma anche di garantire un futuro alla comunità provinciale da spendere in ambito economico e turistico. È questo uno degli obiettivi che si pone la Consulta provinciale degli Studenti nel lanciare la Giornata della sostenibilità ambientale - in programma per domani e alla quale sono invitati le scuole certo, ma anche i politici e le categorie produttive bellunesi durante la quale verrà promosso il progetto Can Be per una transizione energetica ed ecologica che coniughi sviluppo e sostenibilità. Un'iniziativa che parte da lontano, frutto di un lungo impegno da parte dei ragazzi.
LA PROPOSTA
Il progetto di una provincia CanBe era stato proposto ancora nel marzo del 2019 durante un incontro in Prefettura. E Palazzo Piloni lo aveva fatto proprio anche finanziando una ricerca che mira alla certificazione di un pareggio fra emissioni e assorbimenti nel territorio. A coordinarlo il professor Simone Bastianoni (Università di Siena) che ha già iniziato il lavoro di raccolta dati. E se Belluno raggiungerà questo risultato, che peraltro dovrà essere monitorato e convalidato annualmente, dopo la città toscana sarà la seconda città italiana a farlo, ma prima dell'arco alpino. Gli studenti non solo sostengono con forza questa iniziativa, ma rivendicano la serietà del loro impegno. Nel corso della conferenza stampa di presentazione di ieri, la presidente della Consulta Laura Svaluto Moreolo e la sua vice Giana Drao hanno ricordato gli appuntamenti dei Friday for future come tappa e premessa per la proposta di domani. Ad animare il dibattito due grandi esperti. Il primo intervento sarà affidato allo stesso Bastianoni, docente di Chimica dell'ambiente e sostenibilità all'Università di Siena; con lui anche Fabio Orecchini, docente di Energetica, e Sistemi per l'energia e l'ambiente, nonché consulente del Ministero.
«L'INSEGNAMENTO»
«Il Covid ci ha insegnato l'interdipendenza globale delle azioni dell'uomo hanno scritto gli studenti nella lettera inviata a politici, istituzioni e categorie produttive che i problemi sono complessi e nella loro complessità vanno affrontati senza scorciatoie, che se non si cambia strada si arriva lì dove stiamo andando. Se veramente la nostra comunità ha a cuore i giovani e il proprio futuro, immaginiamo che gli attori politici ed economici che abbiamo invitato, ma anche la comunità tutta vorrà confrontarsi con noi, individuare un percorso condiviso, stringere con noi un patto di resilienza indirizzato allo sviluppo sostenibile».
Giovanni Santin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci