Parco, la rinascita parte dalla storia

Mercoledì 8 Settembre 2021
Parco, la rinascita parte dalla storia
FELTRE
La storia del Parco della Rimembranza, dei suoi alberi, della socialità di quel punto verde di Feltre, verrà ricostruita con un apposito studio. L'amministrazione comunale ha recentemente affidato due incarichi per una fotografia accurata del parco che si trova nel centro città e che ha un legame forte con quella che è stata la Grande Guerra. L'analisi sarà una base da cui partire per diffondere una conoscenza sulla storia del sito e per poter sviluppare il progetto di recupero, in sintonia con quello che il luogo è stato.
VAIA
Nell'ottobre del 2018 il Parco della Rimembranza è stato devastato dall'uragano Vaia. Come molti siti del centro cittadino di Feltre, anche questo Parco si è visto sradicare gran parte delle piante presenti che ne hanno devastato anche il contesto. Proprio per la valenza storica di questo parco, oltre al Comune, altre associazioni si sono proposte per supportare il suo recupero; in primis l'associazione nazionale alpini sezione di Feltre. In questi anni è stato predisposto un progetto di massima, condiviso fra le parti, anche se, essendo bene storico, il confronto con la Sovrintendenza è costante.
IL PROGETTO
Nel 2020 il comune di Feltre ha chiesto e ottenuto un finanziamento regionale volto alla sistemazione di aree devastate dall'uragano Vaia e che avevano un qualche legame con le vicende storiche della Prima Guerra Mondiale proponendo un progetto di valorizzazione del Parco della Rimembranza. Tra le attività previste dal progetto vi è la ricerca storica volta a ricostruire la storia del sito del Parco della Rimembranza dall'antichità all'inaugurazione del Parco. La ricerca dovrà ricostruire l'evoluzione del sito e delle immediate vicinanze, con la presenza di importanti realtà quali il Convento di Santa Maria del Prato, il Bersaglio, l'edificazione dell'edificio scolastico nel 1910-1912, la piantumazione degli alberi e l'inaugurazione del Parco della Rimembranza il 24 maggio 1924. Il lavoro è stato affidato alla dottoressa Donatella Bartolini per quanto riguarda gli aspetti più storici mentre per gli aspetti più culturali, antropologici e sociali l'incarico è stato dato a Diego Cason.
LA RINASCITA
Il primo intervento concreto in partenza sarà quello della ripiantumazione del doppio filare di ippocastani. Si tratta di un centinaio di piante a pronto effetto che verranno piantate nel prossimo mese di ottobre e la cui spesa sarà coperta da risorse messe dall'associazione nazionale alpini. Poi si proseguirà a stralci, di pari passo con il lavoro dei due esperti. «Questi studi che abbiamo commissionato spiega l'assessore all'ambiente Valter Bonan -, sono importanti per ricostruire la genesi del Parco della Rimembranza così da poter sviluppare un progetto di recupero in sintonia con quello che è il passato del luogo. Insomma, la progettazione andrà avanti di pari passo con l'evolversi degli studi».
L'OBIETTIVO
Quello che si vuole fare, oltre che ridare dignità a questo luogo storico e di aggregazione della città, è anche quello di far conoscere alle giovani generazioni qual è il significato di questo Parco. In questo senso, «pandemia permettendo, vogliamo coinvolgere le scuole del territorio affinché ci sia conoscenza del luogo. Inoltre, vogliamo creare dei supporti multimediali a vantaggio delle giovani generazioni; non fare installazioni con grandi cartelloni che mal si inseriscono nel contesto, ma magari ricorre a dei Qr-code o sistemi multimediali che consentono ai giovani di avere direttamente nei loro telefonini la storia e le curiosità del Parco», aggiunge ancora Bonan.
Eleonora Scarton
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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