Palestre di roccia sul Nevegal: «Così le valorizzeremo»

Giovedì 3 Dicembre 2020
LA RISCOPERTA
BELLUNO Non c'è solo lo sci e non c'è solo la mountain bike, in Nevegal. Il Comune punta alle sue palestre di roccia e incarica un professionista perché le migliori. Sono due, una detta La terrazza sul lago si trova sotto il ristorante La Casera e l'altra, inutilizzata da anni, è in località Val Bruna. Gli amanti dell'arrampicata le conoscono, ma non le praticano poi molto. Dopo aver potenziato il downhill ora l'assessore allo sport Marco Bogo punta a riportare in voga anche le vecchie falesie per renderle nuovamente luogo di incontro di climber bellunesi e non solo. Il sogno, guardando in la nel futuro, è quello di inserirsi in un comprensorio dove anche Ponte e Limana partecipino con le loro falesie e offrire insieme un pacchetto turistico pensato per gli sportivi. Intanto si parte da qui, da uno studio di fattibilità commissionato nei giorni scorsi al geometra Sergio Albanello dello Studio GA di San Vito di Cadore che, stando al curriculum, risulta essere un esperto in materia. Si vuole dare una seconda possibilità alle due pareti, capire dove migliorare e dove poter aggiungere vie praticabili anche da chi sta muovendo i primi passi in questo sport.
L'ASSESSORE
«Vogliamo innanzitutto individuare gli interventi necessari a migliorare la fruibilità delle due falesie spiega Bogo -. Quella in Faverghera ha una quindicina di vie, quella di Val Bruna una decina». Lo studio costerà poco più di 3 mila euro e fornirà, alla fine, un quadro complessivo da cui partire. Si verificheranno la tenuta delle soste, la visibilità dei tracciati, si programmeranno eventuali interventi di manutenzione e si capirà come migliorare l'offerta, considerando anche la possibilità di attrezzare una piccola parete alle Ronce per chi sta imparando con l'aiuto di un insegnante. Si cercherà di farsi trovare pronti per la prossima stagione primaverile. Il tutto rientra in un ampio progetto dell'assessorato allo sport per potenziare e promuovere gli sport di montagna. In questi anni Bogo si è impegnato per far conoscere le principale corse in salita organizzate sul territorio e ha messo a punto una forma di sostegno economico per i gruppi di volontari organizzatori che si impegnano, anche, a manutenzionare i sentieri di gara per tutto il corso dell'anno. Non solo, si è speso per i tracciati di downhill in Nevegal e per il loro ripristino dopo Vaia. Le falesie sarebbero la ciliegina sulla torta per completare l'offerta turistica del Colle rivolta a chi ama gli sport. Il disegno complessivo valica i confini del comune e abbraccia anche Limana e Ponte nelle Alpi con i quali Belluno ha già aperto un dialogo la scorsa estate al fine di realizzare un grande comprensorio su misura dei climbers. «Noi vogliamo aprire nuove vie e valorizzare quelle esistenti, se anche gli altri territori vicini si muoveranno nella stessa direzione come hanno dichiarato di voler fare conclude Bogo allora potremmo pensare di promuoverci insieme, come un sistema unico e di affidarci ad una start up di giovani». Il punto di arrivo sarebbe infatti affidare la gestione all'esterno a chi sappia valorizzare l'offerta, possa organizzare corsi, laboratori e creare pacchetti turistici in collaborazione con gli alberghi della zona.
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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