PALAZZO PILONI
BELLLUNO L'ordine del giorno del consigliere regionale Franco

Giovedì 21 Maggio 2020
PALAZZO PILONI BELLLUNO L'ordine del giorno del consigliere regionale Franco
PALAZZO PILONI
BELLLUNO L'ordine del giorno del consigliere regionale Franco Gidoni (Lega) dà coraggio agli operatori e alle associazioni del Colle: si parla di un sostegno al Comune di Belluno nell'ammodernamento e nel potenziamento del Nevegàl. Sostegno accolto positivamente dalla giunta Massaro ma che ha visto la minoranza consigliare ritornare alla carica sulla mancata attuazione delle idee elaborate dalla Commissione speciale del Nevegàl. Idee che, secondo la minoranza, sarebbero immediatamente attuabili. Come, ad esempio, il gemellaggio con un'altra località turistica, stimoli promozionali unitari sia con stazioni di montagna che di mare del Veneto, necessità di realizzare un laghetto artificiale, estensione della fibra ottica e via dicendo. Francesco Pingitore del Patto Belluno Dolomiti parla del Nevegàl come di una «Ferrari che fa fatica a muoversi, una risorsa immensa, priva di pilota».
Pingitore è un grande frequentatore del Colle, ma rileva come l'amministrazione abbia sempre avuto paura spendere denaro. Il Nevegàl e il parco fluviale di Lambioi sono due polmoni d'oro da rilanciare. É tempo che gli assessori si dividano i compiti e diano seguito a cosa è emerso in Commissione».
Dall'ente Provincia, invece, arriva il plauso a Gidoni: «Ottima l'approvazione dell'ordine del giorno sul Nevegal in consiglio regionale - afferma il presidente, Roberto Padrin -. Da parte nostra, non mancherà un impegno nei confronti della stazione sciistica bellunese, come non è mai mancato per nessuna località». Il documento approvato in Regione impegna la Giunta regionale a sostenere il Comune di Belluno nel caso in cui rientri in possesso degli impianti di risalita.
«Lo abbiamo sempre detto che il Nevegal rappresenta un patrimonio fondamentale per tutto il sistema dello sci bellunese, perché di fatto costituisce la prima stazione di arrivo dalla pianura, quella in cui molti veneti hanno imparato a sciare, prima di spostarsi in località più blasonate - prosegue Padrin -. La situazione di difficoltà che si è venuta a creare però rischia di far chiudere per sempre gli impianti, con conseguente perdita del demanio sciabile che è di gestione della Provincia. Non vogliamo perdere questa possibilità. Per questo anche la Provincia sosterrà il Comune di Belluno, se l'amministrazione intenderà acquistare nuovamente la seggiovia, gli ski-lift e gli altri impianti a servizio della skiarea. Il gioco di squadra dovrà mettere a frutto non solo la sopravvivenza, ma anche il rilancio del Nevegal».
Federica Fant
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