«Paesaggio unico e avventura: da qui partirà il brand Belluno»

Giovedì 13 Maggio 2021
«Paesaggio unico e avventura: da qui partirà il brand Belluno»
L'INDAGINE
BELLUNO Un marchio che integri e identifichi il Bellunese. Per questo sono stati sentiti oltre 2mila turisti tra italiani e stranieri. Come è percepito il Bellunese, sotto il profilo squisitamente turistico? Quali le caratteristiche per renderlo attrattivo? Sono tre i concetti base che emergono: il paesaggio, i luoghi avventurosi e l'autenticità degli stessi. L'analisi è stata illustrata ieri nel bilancio dei primi mesi del piano Eurac Vivere le Dolomiti, dai due consulenti Tom Buncle e Roberto Locatelli. Buncle è amministratore delegato di Yellow Railroad, una società di consulenza con sede a Edimburgo, in Scozia, sulle destinazioni internazionali, specializzata in branding e marketing di destinazione, pianificazione e recupero dalla crisi per le destinazioni turistiche. Locatelli è amministratore delegato dell'agenzia di Trento Plus Communications e coordinatore della Comunicazione di Trentino Turismo.
IL PIANO MARKETING
A queste due figure, supportate da Provincia e da altri soggetti (tra cui Dmo), sono affidate le redini di comando del Piano di marketing territoriale da 5,775 milioni redatto da Eurac, il centro di ricerca privato con sede a Bolzano. Per il marchio identificativo della provincia, che si integrerà alle Le Dolomiti, le montagne di Venezia, «bisognerà attendere l'autunno», ha fatto sapere Locatelli. Una questione sottile, questa. «Le Dolomiti montagne di Venezia, si è corretto geograficamente, ma cosa ci dice questo rispetto alle caratteristiche della destinazione turistica Belluno? - ha argomentato Tom Buncle -. Facciamo un'analogia con Michelle Obama: la conosciamo come la moglie del presidente Usa, ma cosa sappiamo di lei, del suo carattere?».
IL BRAND
Insomma non una questione di lana caprina, al contrario: «Serve un marchio che integri e identifichi il Bellunese ha aggiunto il consigliere provinciale Danilo De Toni -. Tanto è vero che prima di incaricare i due consulenti ne abbiamo parlato con i tre dirigenti della Regione e con l'assessore al Turismo, Federico Caner. Logicamente non si butta niente dell'eredità che ci ha lasciato la Dmo, quindi la promozione, il marketing e il grosso lavoro di coalizione fra i vari Consorzi turistici provinciali». Ancora in via di definizione, stando alle parole del consigliere delegato al Turismo, Danilo De Toni, la struttura operativa in grado di supportare i due consulenti per portare avanti le azioni del Piano. È, infatti, ancora in corso la procedura per la scelta del direttore e del responsabile marketing della Dmo, dopo che la precedente figura ha lasciato la squadra. Un appunto è stato fatto anche su un altro marchio che identifica la provincia: quello delle Dolomiti Unesco. «Sui marchi vale la regola dell'utilizzo nel tempo e della gerarchia», ha chiarito Buncle, riferendosi al fatto che anche quello servirà. Il consulente trentino, Roberto Locatelli ha sottolineato il suo ruolo: «Coordinare e fare in modo che i presupposti intercettati dall'analisi diventino concreti».
TURISMO E COVID
Infine uno sguardo al turismo ai tempi del Covid. «È certo che per la prima volta si parla di sicurezza sanitaria e se ne dovrà parlarne. Molte destinazioni lo stanno dicendo: venite qui, siamo sicuri, ma nessuno gli crede ha spiegato Tom Buncle -. Bisogna avere regolamenti. Del Covid bisogna parlarne esplicitamente». Più lungamente il consulente scozzese ha parlato di brand e marketing. «Il brand si riferisce alla personalità della località, quello che permette di farla diventare distintiva e memorabile. Chi siamo come territorio- ha detto-. Mentre il marketing è il modo con cui costruiamo quella operatività. Ci sono due modi per identificare il brand: avviare un'attività di consultazione o sentire i visitatori che sono già passati per i nostri luoghi o che ci vorrebbero venire». In questo senso si inserisce l'analisi che ha fornito.
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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