Operazione Tispol di Ferragosto: cento multe per eccesso di velocità

Giovedì 22 Agosto 2019
I CONTROLLI
BELLUNO Si è conclusa la scorsa settimana la campagna europea congiunta denominata Tispol Speed programmata dal network europeo delle Polizie Stradali. Sette giorni, dal 12 al 18 agosto 2019, durante i quali l'attività in questione ha visto coinvolta la Polizia Stradale di Belluno che è scesa sulle strade della provincia con 26 pattuglie dedicate anche ai servizi specifici di contrasto agli eccessi di velocità.
LE SANZIONI
Sono state contestate 242 sanzioni di cui ben 100 relative ad eccessi di velocità; decurtati 600 punti patente, ritirati quattro documenti di guida e altrettante carte di circolazione. I fotogrammi impressi per la successiva verbalizzazione (parliamo di autovelox) sempre relativa al superamento dei limiti di velocità imposti sono 126.
NON SOLO AUTO
Sono continuati nella settimana i controlli sull'autotrasporto delle persone e delle merci in ambito nazionale ed internazionale. Per quanto attiene l'autotrasporto di merci pericolose, nel Feltrino una pattuglia ha sospeso dalla circolazione, con conseguente fermo amministrativo, un veicolo cisterna croato trasportante benzina e risultato privo dei necessari equipaggiamenti di sicurezza obbligatori. Per quanto attiene il rispetto della normativa sociale (inerente i tempi di guida e di riposo dei conducenti professionali a tutela degli stessi lavoratori autisti e, più in generale, della sicurezza della circolazione stradale nonché della leale concorrenza tra mezzi di trasporto), un altra irregolarità è stata riscontrata sempre nel Feltrino: un camionista italiano guidava da oltre 11 ore consecutive di rientro dal Belgio, il giorno di Ferragosto; un altro autotrasportatore estero diretto in Spagna, invece, non usufruiva invece del completo periodo di riposo: poco meno di 7 ore rispetto alle 11 previste. E per quanto attiene l'autotrasporto di persone, nel Cadore, a seguito delle verifiche effettuate presso un centro autorizzato, un pullman è stato sottoposto a fermo perché privo dei necessari sigilli posti a garanzia della regolarità ed integrità del dispositivo cronotachigrafo analogico.
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