«Olimpiadi, più attenzione alla sanità»

Domenica 19 Dicembre 2021
«Olimpiadi, più attenzione alla sanità»
CORTINA
Attenzione a Cinque cerchi anche per la sanità di montagna. L'ospedale di Cortina deve rientrare fra le opere, strategiche per i Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026, affidate a un commissario di governo. Inoltre, per riuscire a far lavorare a pieno regime la macchina delle amministrazioni locali, coinvolte nel grande progetto sportivo, è necessario potenziare l'organico, avere altro personale a disposizione.
L'APPELLO
Sono i forti richiami espressi ieri, alla presentazione della nuova cabiovia Cortina Skyline, dal deputato bellunese Dario Bond, di Forza Italia, intervenuto nel suo ruolo di presidente del Comitato paritetico per la gestione dei Fondi per i comuni confinanti con le province autonome di Bolzano e Trento. È un incarico che Bond riveste da un paio di mesi, delegato da Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie. «Nella nuova programmazione dei Fondi di confine sarà data grande attenzione alla qualità della vita in montagna, partendo proprio dalla sanità», ha assicurato il parlamentare bellunese. Ha quindi espresso due appelli, rivolti alla struttura commissariale, che si sta occupando di diverse opere, in vista dei Giochi invernali 2026. «Il primo appello, che rivolgo al commissario Luigivalerio Sant'Andrea, è quello di prendersi nel grembo dei suoi adempimenti anche l'ospedale di Cortina. So che deve seguire diversi aspetti, dalla viabilità alla realizzazione degli impianti sportivi, necessari per lo svolgimento delle gare olimpiche, ma dovrebbe occuparsi anche del centro sanitario, per realizzare e definire l'ospedale Codivilla Putti. Il suo impegno non deve essere soltanto materiale, edilizio, costruttivo, ma deve riguardare soprattutto i servizi sanitari erogati da quella struttura». Secondo Bond si tratta di dare rapidamente attuazione degli indirizzi espressi quando si chiese al Comitato olimpico internazionale di assegnare all'Italia i Giochi invernali 2026: «Bisogna raggiungere gli obiettivi che la candidatura aveva indicato al Cio precisa Bond per quanto riguarda il punto di riferimento della sanità in valle, per le Olimpiadi. Chiedo a Sant'Andrea che prenda in mano questa questione e velocizzi l'avviamento dell'attività all'ospedale di Cortina. Altrimenti la vedo dura, sarà difficile avere quella struttura attiva, in tempo per quel grande evento».
L'ITER COSTRUTTIVO
La firma della consegna lavori, posta il 1 ottobre 2019, diede formalmente inizio alla ristrutturazione dell'ospedale Codivilla di Cortina, con un contratto da 17 milioni 900 mila euro. Da allora partì il conteggio dei giorni: inizialmente ne erano stati pattuiti novecento, per consegnare tutto l'edificio nuovo. Poi le procedure burocratiche hanno ritardato di diversi mesi, così da stabilire nuove scadenze, ma sempre con l'intento di essere pronti con i servizi essenziali, per i Campionati del mondo di sci alpino Cortina 2021, dello scorso febbraio: diagnostica e pronto soccorso. Ciò non accadde e ora si attende di sapere quale sarà la nuova scadenza di conclusione delle opere, mentre i servizi ospedalieri sono stati temporaneamente trasferiti al vecchio padiglione Putti, oppure all'ospedale Giovanni Paolo II di Pieve di Cadore. Poi ci sarà il percorso inverso, con il ritorno delle attività al Codivilla, per aprire il cantiere per rifare il Putti. Alla fine i posti letto complessivi potranno salire a 140, con venti per degenti paganti; ben di più degli 86 inizialmente previsti dalle schede regionali. La ristrutturazione edilizia prevede che sia demolita e ricostruita dalle fondamenta l'ala ovest, più vecchia; il consolidamento della parte centrale, con un rinforzo; interventi nella parte ad est, più recente, costruita negli anni Novanta, per essere adeguata ai nuovi standard, con il completamento delle zone mai finite e rimaste al grezzo.
IL PERSONALE
«Il secondo appello incalza Bond è che senza uomini, senza teste, senza braccia, non possiamo andare avanti. La carenza di personale rischia di bloccare le strutture pubbliche. L'onorevole Roger De Menech ed io avevamo presentato un emendamento per l'utilizzo di personale tecnico e amministrativo a chiamata, senza costo per lo stato, perché pagato da risorse locali, Comune di Cortina o Provincia di Belluno. Il ministero Economia e Finanze lo ha cassato, lo ha buttato nel cestino. Senza queste professionalità non si riuscirà a realizzare, per il 2026, le opere necessarie».
Marco Dibona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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