Olimpiadi: la profezia di Buzzati

Mercoledì 3 Ottobre 2018
Olimpiadi: la profezia di Buzzati
CORTINA
Dal Duomo di Milano all'Arena di Verona: due monumenti fra i più noti d'Italia rientrano in qualche modo nella candidatura ai Giochi olimpici invernali 2026. E' Roberto Granzotto, già sindaco di Pieve di Cadore, a riproporre l'idea di adottare, come immagine del progetto, uno dei più celebri dipinti di Dino Buzzati, che raffigura le guglie della cattedrale meneghina come pinnacoli dolomitici: «Il Duomo surreale di Milano del bellunese Dino Buzzati: per me il simbolo delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026», scrive Granzotto sul suo profilo facebook. In quanto all'Arena romana di Verona è lo stesso sindaco scaligero Federico Sboarina che condivide con entusiasmo la candidatura olimpica, tanto da proporre con entusiasmo di usare quell'anfiteatro per accogliere la cerimonia inaugurale dei Giochi. Una offerta analoga era stata fatta in primavera, quando si prospettata una candidatura soltanto veneta, con le province di Bolzano e Trento, in contrapposizione ai due progetti di Milano e Torino, prima che il Comitato olimpico nazionale decidesse di non scegliere, di non escludere, per creare una candidatura italiana unitaria. «Al governatore Luca Zaia diamo la nostra disponibilità, per tutto ciò che può essere utile al suo progetto ha dichiarato Sboarina e ribadisco la disponibilità, già annunciata, ad ospitare la cerimonia inaugurale in Arena, luogo di suggestione unico al mondo, che darebbe un valore aggiunto alla manifestazione». Sboarina valuta anche il valore di Verona, quale polo culturale, per arricchire l'offerta del Veneto in occasione dei Giochi: una città seconda soltanto a Venezia, nella regione. L'offerta sarà valutata domani, nell'incontro che il governatore Zaia ha organizzato con Attilio Fontana, presidente della Lombardia, con i due sindaci Gianpietro Ghedina per Cortina e Giuseppe Sala per Milano, con i vertici del Coni, a cominciare dal presidente Giovanni Malagò, in procinto di salire sull'aereo per Buenos Aires, dove consegnerà formalmente la candidatura italiana al Cio internazionale, riunito nella capitale argentina sabato 6 e domenica 7 ottobre. Domani saranno definite le ultime questioni ancora in sospeso, le strategie da usare nella trasferta in Sudamerica, ma soprattutto la suddivisione delle gare e degli eventi, fra le diverse destinazioni coinvolte. Cortina dovrebbe candidarsi ad accogliere tutte le gare di sci alpino, forte delle opere che sta realizzando per i Mondiali 2021; le gare sulla pista ghiacciata Eugenio Monti, per bob, slittino e skeleton; il curling allo stadio Olimpico, il primo d'Italia, monumento ai Giochi del 1956.
Marco Dibona
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