Niente sottosegretari ma D'Incà è questore

Giovedì 14 Giugno 2018
L'ELEZIONE
BELLUNO Con l'elezione di Federico D'Incà (Movimento 5 stelle) a questore e membro dell'ufficio di presidenza della Camera dei deputati, avvenuta ieri mattina a Roma, sale la rappresentanza bellunese ai vertici istituzionali dal 1948 ad oggi. Nel Governo sino ad ora si annoverano due ministri di origine bellunese, ma eletti in altri collegi, ed un terzo, nato a Belluno da famiglia non autoctona, di nomina tecnica: Bruno Villabruna di Santa Giustina, eletto in Piemonte per il Pli del quale fu anche segretario nazionale (1948-54), Ministro dell'Industria e del Commercio nel governo Scelba (1954), poi segretario nazionale del Partito Radicale (1955-62); Giulio Tremonti (Forza Italia, poi Popolo della libertà), di famiglia di Lorenzago di Cadore, eletto in Lombardia, Ministro dell'Economia nel 2°, 3° e 4° governo Berlusconi; Tomaso Padoa Schioppa, di famiglia non bellunese ma nato a Belluno, Ministro tecnico dell'Economia e Finanze nel 2° governo Prodi. A presidenti di commissioni camerali si ricordano Arnaldo Colleselli (Dc) all'Agricoltura del Senato e Paolo Bampo (Lega Nord) alla Difesa della Camera dei Deputati.
I SOTTOSEGRETARI
Tredici le volte in cui bellunesi ricoprirono la carica di sottosegretario: il dc Arnaldo Colleselli all'Agricoltura nel 2° governo Leone e nel 1° e 2° Rumor; il dc Leandro Fusaro al Turismo nel 1° gabinetto Cossiga; Dino Riva (Psdi) al Lavoro (5° Andreotti), alla presidenza del Consiglio con delega alla Ricerca scientifica (1° Cossiga) e ai Trasporti (1° e 2° Spadolini); Paolo De Paoli (Psdi) al Tesoro nel governo Ciampi; il popolare (poi Ulivo, Pd, Svp) Gianclaudio Bressa alla presidenza del Consiglio nel 1° gabinetto D'Alema e nel 2° Amato, agli Affari regionali nel 1° Renzi e alle Autonomie speciali e minoranze linguistiche nel 1° Gentiloni. Infine, Aldo Brancher, designato Ministro senza portafoglio per l'attuazione del federalismo, sarebbe stato il quarto ministro bellunese, ma si dimise subito per eccezione di ineleggibilità in quanto indagato. Già in Forza Italia, poi Popolo della libertà, originario di Sospirolo, eletto a Verona, egli fu sottosegretario nel 2°, 3° e 4° governo Berlusconi. In epoca regnicola va ricordato che il generale Luigi Segato, nato a Belluno, fu sottosegretario al Ministero della Guerra (1908) e Guido Fusinato, figlio del poeta Arnaldo di origine arsedese, fu sottosegretario agli Esteri e ministro della Pubblica Istruzione nel 3° governo Giolitti (1906). Inoltre Ernesto Pietriboni, veneziano trapiantato a Belluno, durante la prima guerra mondiale fece parte dell'Alto commissariato per i profughi e, nel governo Orlando (1917-19), ricoprì l'incarico di sottosegretario del nuovo Ministero delle Terre Liberate, successivamente fu sottosegretario al Ministero delle Poste e Telegrafi nel governo Nitti (1919-20) e ultimo segretario nazionale del Partito Radicale prima dello scioglimento imposto dal regime fascista.
Dino Bridda
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