«Nevegal, ora mettiamoci al lavoro»

Domenica 25 Ottobre 2020
«Nevegal, ora mettiamoci al lavoro»
LO SVILUPPO DEL COLLE
BELLUNO Nevegàl 2021, la nuova società che riaccenderà gli impianti di risalita del Colle quest'inverno, ha ottenuto i numeri richiesti, in Consiglio comunali. Il presidente, Massimo Slaviero: «Sono stati bravi, mi hanno incastrato per bene», ironizza tirando un primo sospiro di sollievo. «Ora, per procedere, attendo che gli operatori turistici, gli sponsor e tutte le attività afferenti al mondo degli sport da neve e del tempo libero, sentano propria questa società che restituisce in qualche modo il Nevegàl alla comunità».
IL CONSIGLIO
Tutti favorevoli in Consiglio comunale, venerdì sera, nonostante due astenuti (che vengono conteggiati comunque nelle schiere dell'unanimità). Il presidente della società ponte, che in primavera si aspetta che il Comune di Belluno come da accordi acquisisca seggiovie, skilift, impianti di innevamento e asset societari, Massimo Slaviero (amministratore delegato di Unifarco, nota società farmaceutica di Santa Giustina di fama mondiale) fa i complimenti e ringrazia tutti i componenti dell'emiciclo di Palazzo Rosso per aver votato la delibera (emendata) con gli atti di indirizzi per la rinascita dell'altopiano del Nevegàl che si affaccia, verso nord, alle Dolomiti. «In settimana gli operatori turistici devono provvedere a riempire il conto corrente di Nevegàl 2021», Slaviero non ne parla, ma si presume siano all'incirca 70 mila euro che la quindicina di operatori investiranno sul Colle in una stagione che, se da un lato promette l'arrivo di tanta neve, dall'altro deve fare i conti con l'incognita derivata dalla pandemia che potrebbe scoraggiare anche i più ottimisti.
IL BRINDISI
Ieri mattina una bicchierata con la maggioranza e il presiente di Nevegàl 2021, con altri componenti, ha siglato una svolta storica per il comprensorio che insiste sull'alpe del Nevegàl, che fra qualche mese ridiventerà pubblico: in questo modo il Comune potrà accedere a finanziamenti regionali e statali per svecchiare impianti ormai desueti. Tra novembre e gennaio gli uffici di Palazzo Rosso emaneranno un bando per individuare quale sarà il soggetto privato che si prenderà l'incarico di portare avanti ciò che, con grande senso di solidarietà, farà fra pochi mesi Nevegàl 2021, una società dal nome simbolico, che guarda avanti e soprattutto dà una prospettiva nel viatico dei grandi eventi: i campionati mondiali di sci alpino, prima, e le attese Olimpiadi 2026, poi. Una società, frutto di mesi di lavoro, che trova al suo interno tre figure, oltre al presidente: per la parte amministrativa c'è Lionello Gorza, presidente del Consorzio dolomiti Prealpi, ma soprattutto imprenditore nel campo della ristorazione: è proprietario della Birreria di Pedavena e degli impianti di risalita del Monte Avena. Il direttore generale è l'ingegnere Roberto Pierobon, che per vent'anni ha rivestito il ruolo di presidente del Collegio Veneto dei maestri di sci, infine nel ruolo di direttore tecnico sportivo e responsabile del personale e dei rapporti con sci club e gare c'è Alessandro Molin, direttore della Scuola di Sci Nevegàl e rappresentante degli operatori del Colle. Ora la società sta cercando il personale per aprire e, una volta rimpinguato il conto corrente, procederà con le manutenzioni degli impianti e con il valutare le temperature per cominciare ad innevare la Coca Bassa, il campo scuola e il raccordo. Anche quest'anno la stagione sarà a ranghi ridotti, ma si usufruirà l'intera Coca. L'ex presidente dell'Alpe del Nevegàl srl, Maurizio Curti, attualmente liquidatore dell' Alpe del Nevegàl (insieme all'ex direttore Piero Casagrande), mantiene un profilo di attesa e preferisce lasciare a Nevegàl 2021 ogni onore in questa fase. Alla domanda: come va?, risponde serenamente: Covid free. E questo è quanto.
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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