Morì per endiocardite: il pm chiede nuova perizia

Venerdì 19 Aprile 2019
IL PROCESSO
BELLUNO Il pubblico ministero Katjuscia D'Orlando ha chiesto una condanna a nove mesi per i tre medici a processo per la morte di Raniero Zanon. Una richiesta effettuata in subordine ad un'altra: «Ritengo che in questo quadro sia necessaria una nuova perizia perché le consulenze sono divergenti tra loro». L'avvocato Antonio Prade che difende due dei tre professionisti invece ha sottolineato che proprio la divergenza delle consulenze evidenzia che i suoi clienti devono andare assolti. L'udienza è stata rinviata per le repliche. Ieri in aula è stata la volta dello pneumologo Spiridione Della Lucia. Il medico del San Martino ha voluto spiegare al giudice Angela Feletto il referto medico che aveva compilato dopo la visita effettuata in ospedale a Raniero Zanon. L'uomo nel 2003 venne operato al cuore e gli venne inserita una valvola aortica, nell'ottobre del 2012 cominciò a perdere peso: 10 chili un mese. A quel punto il medico di base lo inviò al pronto soccorso. Il 15 novembre 2012 vennero fatti accertamenti e venne dimesso con una terapia antibiotica. Da allora passarono 63 giorni: dopo quei due mesi il 60enne venne colpito da ictus, il 16 gennaio 2013. Dopo un anno dalla visita al pronto soccorso il 6 novembre 2013 morì, per le conseguenze di un infezione cardiaca, una endocardite. Il processo è chiamato a chiarire se i medici che lo hanno visitato potessero accorgersi o meno di quella patologia.
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