Maxi-addestramento jet: proteste e sfogo sui social

Venerdì 22 Giugno 2018
I REPARTI
In queste settimane si assiste ad una grande mobilitazione di Caccia che partono dalla Base Nato di Aviano, in orari anche serali o notturni e procedono sopra i cieli di Aviano, buona parte del Friuli Occidentale e delle montagne bellunesi. È il maxi-addestramento che riguarda non solo aerei, ma anche elicotteri. In particolare quelli dei due reparti HH-60G Pave Hawk, trasferiti ad Aviano, operazione che sarà completato entro la fine del mese di giugno. Tanto che proprio per dare ospitalità ad alcune centinaia di nuovi militari, gli uffici preposti della Base di Aviano hanno incrementato la ricerca di alloggi nel territorio della provincia di Pordenone e comunque fino ad un'ora di distanza, in auto, dall'aeroporto. E se questo può essere un'importante opportunità anche di rivalutazione del patrimonio immobiliare nel Pordenonese, nel Bellunese, invece, i voli notturni dei caccia non sono stati accolti con grande entusiasmo. Lo sfogo è stato affidato ai social dove in tanti, tra 19 e 20 giugno hanno protestato per il rumore assordante degli aerei. «Di nuovo i caccia sopra Belluno alle dieci di notte?», si chiedono dal profilo Il Muro di Belluno. «È tutto il giorno che si sentono», risponde una bellunese. Tra le proteste anche quella del consigliere comunale Fabio Bristot, Rufus. «Io li ho sentiti da Santa Giustina», scrive Laura F. Nessuna chiamata è arrivata però ai carabinieri o ai vigili del fuoco. Non andò così nel gennaio del 2017 quando i centralini vennero presi d'assalto per un boato, quasi fosse esplosa una bomba al passaggio di un jet americano. Era il boom sonico di un caccia americano che fece saltare sulla sedia i bellunesi. Questa volta le operazioni, disturbo del sonno a parte, si sono svolte senza problemi.
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