Maturità: i professori a lezione sulla riforma

Lunedì 21 Gennaio 2019
Maturità: i professori a lezione sulla riforma
LA COMUNICAZIONE
BELLUNO È cominciato venerdì scorso il conto alla rovescia per l'esame di Stato. Con la comunicazione tramite facebook del ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, che in qualche scuola è stata seguita assieme agli insegnanti, si è capito qualcosa di più della prova che quest'anno cambia in molti suoi aspetti. Ma ci sono ancora molte cose da precisare.
IL DIRIGENTE
«Un mio commento? Io non devo dare giudizi su una riforma dice il dirigente dell'Ufficio Scolastico Territoriale Gianni De Bastiani ma solo garantire che l'esame si svolga correttamente e far applicare la gestione uniforme in tutte le scuole». Ma qualche difficoltà ci sarà. Ed è per questo che De Bastiani assicura che, anche sul territorio, sarà organizzata un'apposita formazione per gli insegnanti. Questi ultimi, peraltro, stanno già frequentando dei corsi specifici che l'Ufficio Scolastico Regionale ha organizzato per tutti gli insegnanti veneti fra Venezia e Padova.
COSA CAMBIA
Le novità della prima prova, quella del compito di italiano, erano già stata comunicate: via la cosiddetta tipologia B che prevedeva lo svolgimento di un saggio breve o di un articolo di giornale, via la traccia di storia; al loro posto il commento ad un testo argomentativo ed una produzione propria sullo stesso tema. Ieri la conferma che la seconda prova verterà non più su una disciplina, ma su due materie caratterizzanti l'indirizzo. Ecco quindi la traduzione di Latino e Greco per gli studenti del Liceo classico Tiziano e Lollino; che però poi dovrà essere completata con un commento, un confronto fra i due brani da tradurre e la loro contestualizzazione che potrebbe far riferimento ad un'epoca storica studiata al biennio: non sarà quindi facile recuperare le nozioni utili per rispondere a questa richiesta. Gli studenti del Liceo scientifico Galilei dovranno esibire contestualmente conoscenze di Matematica e Fisica; quelli del Liceo delle Scienze umane con opzione economico sociale del Renier avranno un tema che chiederà loro di unire le conoscenze di Scienze umane e Diritto ed Economia politica; Scienze degli alimenti e Laboratorio di servizi enogastronomici per l'Istituto professionale per i servizi di enogastronomia di Longarone e Falcade.
I DUBBI
«Qualche contraddizione si incontra nell'impostazione del colloquio rileva il dirigente dell'Istituto Catullo Michele Sardo perché da una parte nei mesi precedenti il ruolo dell'Alternanza è stato fortemente ridotto, dall'altra si dice il colloquio verterà in buona parte su questo. Un'altra criticità è quella della seconda prova per i professionali: si dice che in parte sarà formulata dal Ministero, in parte dalle singole commissioni, ma non sappiamo se occuperà una o due giornate né come dovremo articolarla. Insomma, avremo bisogno ancora di qualche chiarimento». Quest'anno il credito scolastico cioè la dote che ciascun alunno si porta dagli anni precedenti aumenta. «Ma e non è stata pensata una tabella di conversione fra i crediti precedenti e gli attuali osserva sempre Sardo ma a tutti il voto è stato alzato di 9. E ciò provocherà un appiattimento che non rende conto delle differenze esistenti in precedenza». Scomparse la terza prova e la tesina, le commissioni, sulla base del documento del 15 maggio, saranno chiamate a preparare un elenco di spunti. Il giorno del colloquio allo studente verranno presentate tre buste: ne sceglierà una e da qui prenderà spunto la sua prova orale.
Giovanni Santin
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