«Manutenzioni sempre al verde La giunta è sorda»

Martedì 26 Maggio 2020
«Manutenzioni sempre al verde La giunta è sorda»
PALAZZO ROSSO
BELLUNO Anche il Patto Belluno Dolomiti ribatte alle accuse della maggioranza, quando sostiene che dalle opposizioni arrivano solo critiche e mai proposte. Oggetto della contensa la ripartenza dell'economia cittadina dopo la chiusura di tutte le attività. La minoranza accusa la giunta di immobilismo e la maggioranza in risposta chiede «suggerimenti» e non polemiche. E qui è scoppiata la zuffa verbale tra le parti, con la minoranza che di proposte dice di averne fatte sempre tante, ma rimaste inascoltate. Il terreno di scontro non si ferma solo alla post emergenza Covid ma si allarga anche su altri terreni come la mancate munutenzioni.
Francesco Pingitore capogruppo del Patto Belluno Dolomiti, gruppo consigliare che ha contribuito all'elezione di Jacopo Massaro nel primo mandato, rivendica di aver fornito molti spunti, a partire dalla multiservizi, passando sulla gestione rifiuti e sul decoro urbano.
AVANTI COSÌ DA 8 ANNI
«Siamo alle solite - dice -, quando arrivano la primavera e l'estate si ripropone l'ho stesso problema palesato alla maggioranza da otto anni. E la maggioranza ci accusa di non essere propositivi? Mi pare paradossale detto da dei neofiti della cosa pubblica».
Pingitore, infatti, frequenta a vario titolo Palazzo Rosso «da 23 anni, dei quali sei trascorsi in maggioranza e anche con alcune deleghe: sicurezza, decoro urbano e manutenzioni». Sottolinea il capogruppo del Patto Belluno Dolomiti: «Chi siede oggi sugli scranni della maggioranza non sa cosa significhi fare il consigliere comunale o l'assessore. Ruoli ben precisi, che non dovrebbero sempre oscurarsi dietro la figura del sindaco. Chi è in maggioranza deve «pianificare, programmare e coordinare. In questi anni, per il bene della città, mi pare di aver suggerito e consigliato cose utili».
ASSESSORI DEMOTIVATI
Poi Pingitore le enuncia: «Allargare la società Bellunum a una multiservizi, includendo il verde pubblico, compresi i cimiteri, che adesso sono in mano all'Unione Montana, che con le ultime dimissioni del consigliere Paolo De Vettor, non penso che farà miracoli - prosegue il consigliere -. Non nascondo che personalmente preferivo la passata gestione di Orlando Dal Farra. Quando si amministra bisogna osare ed avere idee concrete. A parte due, tre assessori che hanno un ruolo prettamente tecnico e sono demotivati, gli altri sono fermi, fanno meno di noi consiglieri di opposizione, che ci dobbiamo leggere e studiare tante centinaia e centinaia di carte, praticamente per niente».
AREE DEGRADATE
Pingitore cita poi due situazioni che da otto anni sono rimaste inerti: l'ex area Bardin e la zona di Tito Livio Burattin «abbandonate in uno stato di estremo degrado. Questa amministrazione non pensa ai suoi immobili, basta vedere il portone principale di Palazzo Rosso che pur diversi turisti si fermano a fotografare. Un palazzo di stile veneziano, con il portone che da anni aspetta di essere verniciato». Poi nello specifico il consigliere parla di «monumenti, fontane, parchi e frazioni: dobbiamo manutentarli noi? Ci sono ancora una dozzina di punti luce in via Tiziano Vecellio, all'altezza del Mega, guasti. Altri sparsi per la città e segnalati dal sottoscritto. I cahiers de doléances  sono abbastanza corposi. E noi siamo quelli critici e polemici? Con una amministrazione che avanza 3 milioni e 750mila euro liberi da spendere? Lasciamo perdere i grossi temi: il Nevegàl, le vere opere pubbliche menzionate in altri interventi».
Federica Fant
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