«Maltempo, non ci arrendiamo»

Giovedì 13 Agosto 2020
«Maltempo, non ci arrendiamo»
L'EMERGENZA
BELLUNO Il giorno dopo l'ennesima bomba d'acqua sono uomini sul territorio, maniche rimboccate e interventi d'emergenza. Sì, perché il temporale di martedì sera ha ancora una volta messo a dura prova il territorio rivelandone le fragilità. Ieri mattina si contavano i danni, sparsi tra via San Francesco, via Garibaldi, via Frigimelica e Visome. In Via San Francesco si sono registrati alcuni allagamenti e si è verificato uno smottamento di fango e detriti dal versante.
LE SQUADRE
Ieri mattina per contenere i danni gli uomini del gruppo comunale di Protezione civile, guidati da Paolo Zaltron, hanno lavorato senza sosta per posare sacchi di contenimento del materiale franoso. Un problema, quello di questa zona, che torna ad ogni violento temporale e sul quale Comune e Provincia stanno lavorando: l'assessore comunale ai lavori pubblici Biagio Giannone sottolinea infatti come, con l'ultima variazione al bilancio provinciale, Palazzo Piloni abbia destinato 130 mila euro alla progettazione degli interventi in Via San Francesco e a Borgo Pra, progettazione che è passata dalla Provincia al Comune.
LA MAPPA
Disagi anche in Via Garibaldi, dove i canali di scolo delle acque piovane non sono riusciti a smaltire la grande quantità di pioggia caduta e la strada è stata invasa dall'acqua. L'assessore sottolinea come solo lo scorso anno si fosse già intervenuto per liberare i canali di scolo, ma evidentemente la rete attuale non è sufficiente per affrontare le bombe d'acqua sempre più frequenti. Da qui la necessità, sempre più avvertita, di progettare una nuova rete in grado di raccogliere maggiori quantità d'acqua, intervento già nell'agenda dell'amministrazione e i cui lavori potrebbero partire tra un paio di settimane. A Visome, infine, allagamenti e detriti alla Fattoria del Piave di Rivamaor. Anche in questo caso, il problema è relativo allo smaltimento delle acque piovane; l'assessore sottolinea come la strada sia classificata come vicinale e che quindi bisognerà lavorare con tutti i privati per trovare una soluzione a questo problema. Non solo, i tecnici sono stati in sopralluogo anche in via Agordo per allagamenti agli scantinati, lungo la strada di San Liberale per caduta di piante e alla Veneggia lungo la strada della Paletta che porta al Piave e a Sopracroda.
LE SEGNALAZIONI
Numerose, poi, sono state le segnalazioni allo Sportello del Cittadino arrivate dai bellunesi di diverse zone della città e non sono mancati i danni alle coltivazioni. Insomma un piccolo disastro consumatosi in pochi minuti, che ha lasciato traccia nelle solite zone fragili del territorio.
LA SOCIETÀ
Come, per esempio, lungo la strada bianca che porta all'area sportiva dell'Usd Piave. Il grido di aiuto lanciato circa un mese fa dalla dirigenza della società calcistica è valido tanto più oggi, che la via di accesso è stata resa quasi impraticabile dall'acquazzone. «Le piogge non hanno fatto altro che peggiorare una situazione già disastrosa per la strada bianca che porta al nostro campo sportivo fanno sapere dai vertici della società -. Ma se lo scorso fine settimana, come spesso ci tocca fare, avessimo sistemato come possiamo la strada, tappando le innumerevoli buche ormai crateri, cosa avremmo ottenuto? Nulla, perché i nostri sforzi per mantenere decente la strada, ormai da anni, sarebbero stati per l'ennesima volta vani. Siamo arrivati al limite, lunedì 24 riprenderemo l'attività sportiva, ma come si può iniziare in una situazione simile? Come si può accettare una situazione simile? Noi non l'accettiamo, e chiediamo ad alta voce di intervenire, perché non è giusto che questa strada, fruita non solo dall'associazione Piave, ma anche dal bacino di pesca nr.8, dal comitato di quartiere, dalla parrocchia, e dai numerosi bagnanti che spiaggiano sulle rive della sinistra Piave, venga lasciata in condizioni simili. Non accettiamo che da anni ogni richiesta di aiuto venga respinta o addirittura neanche considerata. Siamo convinti che se si volesse si potrebbe intervenire, con manutenzioni più decise di quelle che la nostra piccola società può effettuare».
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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