Lupi affamati nel recinto sbranano l'asina gravida

Mercoledì 14 Agosto 2019
LA PAURA
BELLUNO La polizia provinciale non si è espressa. Ma anche per questo ennesimo caso gli abitanti della zona di Ronce Tassei - Piandelmonte e la stessa custode degli animali, non hanno dubbi: a uccidere e mangiare l'asinella sono stati i lupi. Colti quasi in flagrante, peraltro, fatti scappare nel bosco dal rumore dei petardi fatti scoppiare da Paola Dal Farra nell'avvicinarsi al recinto. Si tratterebbe del terzo o quarto caso in meno di dieci giorni.
LA PREDAZIONE
Era circa la mezzanotte di lunedì quando Dal Farra, nella sua casa delle Ronce insieme al nipote, ha iniziato a sentir ragliare l'asino. Si trovava a circa 400 metri dall'abitazione, all'interno di un recinto installato tra il prato e il bosco. Con lui altri due animali, due asine di cui una gravida. È stata l'insistenza del richiamo a far suonare il campanello d'allarme e ha far scattare in piedi la donna per spingerla fino al recinto. «Era molto strano sentirlo ragliare così a lungo, era come se volesse avvisarci di qualcosa racconta -, così sono uscita insieme a mio nipote. Nell'avvicinarci al recinto abbiamo sparato due botti, due petardi, perché avevamo paura e volevamo far scappare eventuali predatori. In effetti abbiamo sentito chiaramente il rumore di bestie in fuga, noi siamo certi fossero lupi, erano due non di più». Avevano già pasteggiato. L'asina, con in grembo il piccolo, era riversa a terra con la coscia squarciata e le interiora sparse sul prato. È morta di lì a poco, nel giro di dieci minuti, sotto lo sguardo della donna in panico. Nel tentativo di chiedere l'intervento di qualcuno Dal Farra ha affannosamente digitato il numero dei vigili del fuoco, poi del veterinario di turno, senza ottenere nulla. Alla fine, esausta e non riuscendo a portare la carcassa vicino all'abitazione, si è decisa a ricoverare i due superstiti in uno spazio coperto vicino a casa e a lasciare la vittima sul posto.
IL PRECEDENTE
Anche lo scorso anno i lupi le avevano predato un asino. Era il 24 agosto. «Ad altri allevatori della zona i lupi hanno predato e ucciso animali anche se erano protetti dalla recinzione elettrificata spiega -. Io ho provato anche con fari punti e luci sparse, ma non sono serviti a nulla». È almeno la terza predazione in dieci giorni. Meno di una settimana fa era toccato ad un asinello a Cet, e 4 o 5 giorni fa ad un asino a Pitanzelle. «La polizia provinciale non ammette sia colpa dei lupi - conclude Dal Farra -, ma noi ne siamo certi. Fino a 3 o 4 anni fa tenevo le pecore libere e non è mai successo nulla. I lupi li vediamo in zona, a volte li ho incontrati lungo la strada tornando a casa in auto».
Alessia Trentin
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