Libro nel cassetto su Val Schievenin «Aiutatemi voi»

Domenica 17 Gennaio 2021
QUERO VAS
Ha scelto la valle di Schievenin, Daniele Bello, per ambientare il suo primo romanzo dal titolo Quell'unico passo. Daniele Bello è un ingegnere elettronico residente a Mogliano Veneto (Tv), appassionato alla letteratura che ha deciso di uscire allo scoperto come scrittore emergente. E lo ha fatto in maniera originale attraverso il crowdfunding (finanziamento collettivo), ovvero tramite un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni. Chiede aiuto anche a tutti i queresi per valorizzare in questo modo l'affascinante valle che diventerebbe protagonista nel libro.
IL MECCANISMO
«È molto semplice esordisce Bello - la casa editrice propone il libro in prevendita per cento giorni. Se le copie prenotate superano il minimo stabilito il libro viene pubblicato, altrimenti i soldi vengono restituiti. Chi prenota il libro riceve comunque la bozza, può leggerla. Ormai mancano due mesi alla conclusione della campagna quindi chi vuole sostenere questo progetto affinché venga pubblicato, il momento è ora». Potete farlo direttamente dal sito www.bookabook.it/libri/quellunico-passo dove si trovala scheda del libro con degli approfondimenti e la possibilità di contribuire alla campagna, oppure scrivendo all'indirizzo daniele.bello@zoho.com. Altre informazioni possono essere raccolte su youtube, cercando il nome dell'autore.
LA STORIA
Protagonista del romanzo è Marco che inizia la sua surreale avventura nella valle di Schievenin che «passa del tutto inosservata ai turisti frettolosi, i quali lasciano scivolare via le indicazioni stradali sui fianchi delle loro auto, percorrendo la statale per raggiungere più blasonate località turistiche nelle vicine Dolomiti». «Perché sottolinea l'autore - in fondo questi angoli selvaggi, solitari ed isolati non sono solo il simbolo dei luoghi dell'animo umano dentro i quali cercare le risposte, ma sono pragmatiche occasioni che la natura ci concede per scorgere in quelle cime qualcosa che vada oltre a una semplice cornice per lo shopping a cui invece rischiano di essere sminuite le Pale della rinomata località». Sarà infatti un incidente d'arrampicata sul torrione Bagalif che proietterà Marco nella sua avventura, proprio perché «è difficile da scovare, si trova in alto, isolato, sopra la valle. Solo le rocce sommitali fanno capolino fra la vegetazione, come un velo naturale che lo mantiene al riparo dallo sguardo indiscreto di chi non lo conosce. Non è una struttura rocciosa particolarmente ampia, non presenta passaggi arditi o di grande interesse tecnico, l'avvicinamento è faticoso e poco intuitivo. Si viene quassù semplicemente per stare tranquilli ed evitare le masse». Ad indicare la centralità del luogo il titolo provvisorio del romanzo era proprio Angeli sul torrione Bagalif, «solo successivamente sottolinea Bello - mi sono indirizzato verso una scelta che avesse a che fare più con il significato del libro ed è quindi divenuto Quell'unico passo ora proposto in crowdfunding dalla casa editrice bookabook.
Fulvio Mondin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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